Il Ministro della Scienza della Corea del Sud ha proibito nel paese la pratica adottata dalle telco e dai produttori di dispositivi di inserire negli smartphone brandizzati delle applicazioni irremovibili.
Si tratta del cosiddetto bloatware , un termine che indica software di terze parti, spesso indesiderato: nel dettaglio le autorità coreane hanno affrontato la questione di tutte quelle app che finiscono inevitabilmente per appesantire il sistema operativo.
Queste sono installate dai produttori (non solo in Corea, ma in tutto il mondo) sulla partizione di sistema accessibile solo con il rooting.
L’autorità coreana ha imposto agli operatori del settore di rendere tutte le app pre-installare rimovibili, eccezione fatta per gli app store, le app che servono al funzionamento del WiFi, agli altri sistemi di comunicazione e al servizio clienti.
Claudio Tamburrino