6,5 milioni di download nelle prime 24 ore di disponibilità su una popolazione formata complessivamente da 83 milioni di abitanti: è una partenza lanciata quella di Corona-Warn-App, applicazione adottata dalla Germania per il contact tracing, l’equivalente della nostra Immuni. Basata sulla piattaforma frutto della collaborazione tra Google e Apple, è stata sviluppata da SAP e Deutsche Telekom in poche settimane.
Corona-Warn-App: 6,5M di download in un giorno
L’approccio alla gestione delle informazioni è di tipo decentralizzato, così da garantire un’adeguata tutela della privacy, a differenza di quanto fanno ad esempio Francia e Regno Unito. Nei giorni scorsi abbiamo dedicato un articolo a tutte le soluzioni adottate a livello europeo, così da porre l’accento su quanto il contesto sia al momento frammentato, rendendo pressoché impossibile ipotizzare un’interoperabilità a livello continentale tra le diverse piattaforme nel breve periodo.
Il funzionamento di Corona-Warn-App si basa sul protocollo Bluetooth, avvisando l’utente di una potenziale esposizione alla malattia se si è trovato per almeno 15 minuti a meno di due metri di distanza da una persona alla quale è stato diagnosticata la positività a COVID-19. Questo il breve commento di Christian Klein, CEO SAP.
Si tratta di un grande successo. È scalabile, è user friendly e aiuta la società.
I test fin qui condotti hanno dimostrato che software simili sono in grado di identificare correttamente una situazione di questo tipo nell’80% circa dei casi. L’efficacia della tecnologia è inoltre direttamente proporzionale alla sua distribuzione: più cittadini la utilizzano più è probabile che sia individuato un contatto “a rischio” e di conseguenza venga consigliata l’adozione di misure precauzionali come l’isolamento. Ad ogni modo l’installazione dell’app è del tutto volontaria.
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Per fare un confronto, la diffusione di Immuni dopo 24 ore dalla pubblicazione sugli store di Android e iOS è stata ben più contenuta, pari a 500.000 download. Dopo dieci giorni si è raggiunta quota 2,2 milioni. Va però precisato che l’app italiana è stata inizialmente resa operativa solo in quattro regioni in forma sperimentale prima che il suo raggio d’azione venisse ampliato a tutto il territorio nazionale all’inizio di questa settimana.