Sono diversi i fronti sui quali lavorare nell’ottica del contrasto al coronavirus: il distanziamento sociale anzitutto per rallentare il contagio, poi la ricerca medica al fine di trovare in tempi possibilmente brevi una terapia efficacia o un vaccino, infine quella scientifica e tecnologica. In quest’ultimo contesto si inserisce di diritto Abott ID Now, un dispositivo in grado di restituire il risultato dei tamponi in pochi minuti.
Abbott ID Now: tampone rapido per coronavirus
Addirittura solo 5, mentre per escludere in modo definitivo la possibilità di un falso positivo e per certificare la negatività del soggetto a COVID-19 ne servono 13. L’apparecchiatura è quella raffigurata nell’immagine e nel video allegati in questo articolo, dalle dimensioni contenute e facilmente trasportabile. Negli Stati Uniti ha ricevuto dalla Food and Drug Administration una Emergency Use Authorization per l’impiego immediato su larga scala.
A partire da aprile le unità di ID Now distribuite negli USA saranno in grado di elaborare fino a 50.000 test ogni giorno. Non è l’unica soluzione messa a punto da Abbott a tale scopo. La scorsa settimana l’azienda ha annunciato la disponibilità di RealTime SARS-CoV-2, kit contenente reagenti e tutto il necessario per eseguire i tamponi, anche se con un’attesa leggermente più lunga e accompagnato dal seguente avviso:
Risultati negativi non escludono l’infezione da SARS-CoV-2 e non dev’essere il solo metodo impiegato per le decisioni legate alla gestione del paziente.
Insieme i due metodi saranno impiegati per effettuare circa 5 milioni di test solo nel mese di aprile. Iniziative di questo tipo fanno ben sperare nell’evoluzione dei metodi diagnostici impiegati per individuare rapidamente il contagio da coronavirus nei pazienti potenzialmente colpiti, su larga scala, così da poterli isolare ed evitare che a loro volta possano trasmettere l’agente patogeno ad altre persone.