Anche il Festival Internazionale del Giornalismo 2020 non si farà. L’annuncio è avvenuto in questi momenti come presa d’atto dei fatti in corso in tutta Italia ed in risposta ad un principio precauzionale che deve guidare l’intero paese verso la risoluzione dell’emergenza.
Così Arianna Ciccone spiega la sofferta decisione:
Ci abbiamo pensato molto in tutte queste settimane, mentre abbiamo continuato a lavorare per l’edizione del Festival più bella di sempre.
Abbiamo valutato e considerato ogni possibile aspetto e informazione, siamo stati in contatto continuo con le istituzioni regionali. Alla fine nel prendere questa decisione ci siamo fatti guidare da un principio che ha ispirato in tutti questi anni il nostro impegno e la nostra dedizione per la manifestazione e che ha animato lo spirito stesso della sua community: il prendersi cura gli uni degli altri.
Ecco perché per noi è fondamentale tutelare la tranquillità e la serenità di chi lavora con noi e per noi ed è fondamentale avere come priorità assoluta la salute e la sicurezza degli speaker, dei volontari così come dei cittadini di Perugia.
#IJF20: l’edizione più importante non ci sarà
Non potremo mai sapere se l’edizione del Festival del Giornalismo che perdiamo sarebbe stata la più bella di sempre, ma una cosa è certa: sarebbe stata la più importante. Il motivo risiede nel Coronavirus, lo stesso elemento che infine ha strappato la corda ed ha costretto l’organizzazione ad una decisione costruita su di una responsabile cautela.
Mai come quest’anno sarebbe stato importante poter mettere assieme le menti più importanti del mondo del giornalismo per capire dove si sia sbagliato nell’affrontare l’emergenza dal punto di vista comunicativo, per comprendere quali attori abbiano agito al di fuori delle regole, per confrontarsi sui principi che dovrebbero guidare i professionisti della comunicazione verso un lavoro di informazione di maggior qualità. Sappiamo quel che perdiamo: panel sulle fake news di questi giorni, discussioni sui disequilibri che catapultano repentinamente i giornali dall’allarmismo sfrenato agli appelli alla cautela, analisi sulle dinamiche economiche della disinformazione e delle sue interazioni sinergiche con i social network.
Sappiamo che dall’1 al 5 aprile non ci sarà un evento che mai come quest’anno avrebbe avuto ruoto taumaturgico.
Questa scelta, difficile e anche dolorosa, sarà il nostro modo di contribuire alla necessaria azione collettiva fatta di responsabilità e comportamenti virtuosi per affrontare tutti insieme uniti questo momento critico.
Il Festival Internazionale del Giornalismo tornerà più forte, più appassionante e coinvolgente che mai il prossimo anno. Sempre in Umbria, sempre a Perugia. Dal 14 al 18 aprile 2021.
Una decisione giusta per molti motivi, ma anche in termini simbolici. Alla luce del contesto in cui il festival andava a maturare, infatti, si è assunta una decisione radicale che cancella l’edizione 2020 (ormai pronta ai nastri di partenza), ma al tempo stesso salva l’unica cosa che si poteva salvare, trasmette l’unica cosa di cui il giornalismo ha davvero bisogno, lascia trapelare l’essenza stessa del messaggio che avrebbe dovuto scaturirne: la responsabilità.
Dell’IJF20 perdiamo tutto, tranne il profondo senso di responsabilità che, in fin dei conti, l’intero mondo del giornalismo dovrebbe sempre preservare e trasmettere tra le righe della propria missione. Questo ci basta per rendere l’edizione 2020 del Festival Internazionale del Giornalismo la più bella e importante edizione di sempre. Anche se non ci sarà.