Adottando una misura precauzionale già attuata tra gli altri anche da Google, Apple ha scelto di mettere al riparo i suoi dipendenti e clienti da qualsiasi potenziale rischio legato alla diffusione del coronavirus chiudendo temporaneamente tutti gli uffici e gli store presenti in Cina.
Cina: uffici e negozi Apple in standby per il coronavirus
Lo aveva fatto già nelle scorse settimane con tre negozi situati all’interno dell’area maggiormente interessata dal contagio, estendendo ora la decisione a tutti i 49 aperti nel paese. Rimarranno chiusi per una settimana circa, fino al 9 febbraio, salvo ulteriori nuove disposizioni.
Restando in tema, nell’area di Wuhan sono presenti alcuni fornitori del gruppo di Cupertino e non è da escludere che questo possa avere un impatto sul business nei trimestri a venire: gli analisti prevedono una flessione delle vendite fino al 10%, proprio nel momento in cui gli iPhone sono tornati a innescare un trend positivo. Dal canto suo Foxconn ha già assicurato che non si verificheranno rallentamenti nei ritmi di produzione.
Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo i casi confermati di infezione da 2019-nCoV sono 17.459 nel mondo (17.256 in Cina). 362 i decessi, ma 489 i pazienti guariti, a testimonianza di come anche in questo contesto emergenziale le buone notizie non manchino. Due anche in Italia, una coppia di turisti provenienti dal paese asiatico, al momento ancora sotto osservazione.