Le distorsioni nella legge della domanda e dell’offerta ai tempi del coronavirus. Spinti dalla comprensibile preoccupazione montata nel paese in seguito alla diffusione della malattia, nei giorni scorsi in molti si sono riversati nei centri commerciali e nelle farmacie alla ricerca di prodotti come mascherine protettive e gel igienizzanti, tanto da esaurire ben presto le scorte e innescare una dinamica speculativa in coloro che ancora ne hanno a disposizione, tanto nei negozi fisici quanto nel mondo online. C’è bisogno di un esempio?
Mascherine e gel igienizzante a prezzi gonfiati
Il Codacons vuole vederci chiaro e annuncia un’azione rivolta a oltre un centinaio di Procure della Repubblica in tutto il paese, alla Guardia di Finanza e all’Antitrust. L’esposto ha come finalità quella di impedire un’impennata dei prezzi arrivata in alcuni casi al +1.700% per le mascherine e a +650% per i gel igienizzanti. A noi è stato sufficiente un breve tour su siti di e-commerce e portali di aste online per trovare rincari anche superiori.
Riportiamo una dichiarazione attribuita all’associazione e pubblicata sulle pagine di Milano Finanza, che fa riferimento diretto ad Amazon.
Appare necessario formulare richiesta tesa ad oscurare le pagine di Amazon e di altri portali specializzati nelle vendite online, dove si continuano a pubblicizzare prodotti legati al coronavirus a prezzi abnormi. Per dare un’idea di quanto sta accadendo si documentano, a titolo esemplificativo, le offerte per alcuni prodotti “Per coronavirus” tesi ad ingannare i consumatori e indurli ad acquistare a prezzi intollerabilmente elevati, prodotti assolutamente inutili contro il virus. Del resto i costi per la produzione dei prodotti non sono aumentati né l’incremento della richiesta può giustificare uno spropositato aumento dei prezzi.
È ad ogni modo doveroso che a ognuno vengano attribuire le giuste responsabilità. Ai portali l’obbligo di oscurare le inserzioni nel caso di abusi o illeciti, ai singoli venditori il dovere di rispondere dei propri comportamenti se attuati in modo ingannevole o a fini speculativi in un momento che vede una parte importante del paese preoccupata dalla diffusione del coronavirus. A tal proposito AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) dovrà farsi carico di avviare un’istruttoria finalizzata a sanzionare le pratiche commerciali scorrette, mentre la Procura di Milano ha già aperto un fascicolo per ipotesi di reato di “manovre speculative su generi di prima necessità”.
Per la città di Roma è attivo il numero di telefono 06-3725809 a cui rivolgersi per informazioni sulle farmacie che offrono prodotti utili a prevenire il contagio al prezzo originario. Rimandiamo poi al sito dell’associazione per l’elenco completo e aggiornato dei punti vendita.