Il 5G di ZTE a disposizione dei medici che nella città di Wuhan e nelle altre località interessate dall’epidemia del coronavirus stanno cercando di contrastare la diffusione della malattia. La rete mobile di nuova generazione potrà tornare utile per effettuare la diagnosi da remoto, evitando così un’esposizione diretta all’agente patogeno (2019-nCoV) o comunque potendo contare sul supporto di specialisti anche lontani.
Il 5G di ZTE per la diagnosi del coronavirus da remoto
In un primo momento il sistema messo a punto dal gruppo in tempi record consentirà al personale del West China Hospital di Sichuan e del Chengdu Public Health Clinic Center, nella provincia del Sichuan (a oltre 1.000 Km di distanza da Wuhan), di supportare i colleghi presenti nei 27 centri direttamente interessati dal contagio che stanno accogliendo i pazienti, anche tramite comunicazione video. La volontà è quella di arrivare poi a coprire tutto il paese, dando così vita a una piattaforma per la condivisione di informazioni relative al virus, al fine di coordinare gli sforzi per il suo contenimento.
Nella giornata di ieri ZTE ha inoltre annunciato la collaborazione con l’operatore China Mobile al fine di allestire l’infrastruttura di rete necessaria per fornire connettività al Lei Shen Shan Hospital, clinica in fase di realizzazione nella città di Wuhan. Alla base del progetto anche le potenzialità del 5G che torneranno utili sia per la comunicazione dei pazienti ricoverati verso l’esterno sia per il supporto dei medici impiegati.