Le bufale a proposito del coronavirus si diffondono più rapidamente del virus stesso. Questa l’allerta lanciata dai responsabili dell’International Fact-Checking Network tramite i propri account social. È una delle realtà attive affinché la necessaria circolazione delle informazioni in merito alla malattia non venga falsata o alterata da allarmi ingiustificati, teorie del complotto o altre pratiche di cui ora nessuno avverte il bisogno.
Coronavirus: il fact checking una priorità
IFCN coordina l’azione di fact checking coinvolgendo al momento oltre 60 soggetti da tutto il mondo, al fine di contrastare la piaga delle misinformazione. Stando al report condiviso una delle sfide più grandi è quella che riguarda foto e video immessi in Rete, talvolta rimbalzati dalle bacheche dei social network e riprese dai siti andando a nascondersi in modo subdolo tra un articolo e l’altro a disposizione del pubblico.
It has been really hard for fact-checkers to debunk images and videos allegedly related to the #coronavirus. In the latest report about the fact-checking alliance coordinated by @factchecknet to spread #CoronaVirusFacts, @ctardaguila explains why. 👉 https://t.co/QrjmZ1np17 pic.twitter.com/WOREkhEByq
— International Fact-Checking Network (@factchecknet) January 30, 2020
Il report condiviso parla di clip individuate su piattaforme come TikTok o YouTube in cui si vede gente indossare una mascherina e camminare per strada prima di cadere all’improvviso, come colta da un malore. Solo grazie al debunking è stato possibile ad esempio smentire l’associazione tra la foto di un uomo riverso a terra e il coronavirus: si trattava dell’immagine di un individuo accasciatosi poiché semplicemente ubriaco.
[Factually, Jan. 30]: Hoaxes about #coronavirus are spreading faster than the virus itself; @SpeakerPelosi's pens weren't made of 14-karat gold; and Angelina Jolie is teaming up with the BBC to spread news literacy. 👉 https://t.co/T5WOzCS6bK pic.twitter.com/hSAeEdlJ3C
— International Fact-Checking Network (@factchecknet) January 30, 2020
Come già scritto nei giorni scorsi, l’invito è a far riferimento esclusivamente a fonti istituzionali e a siti affidabili per gli aggiornamenti sull’epidemia. Se interessati a capire la portata del contagio da 2019-nCoV c’è una mappa realizzata sulla base dei dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.