Previsioni sottotono legate alla prima trimestrale hanno provocato un tonfo per il titolo di Slack nelle contrattazioni after hours (-20%). Un primo significativo ribasso era già stato registrato anche durante la giornata (-10%). A provocare la forte flessione sono state in primis le preoccupazioni manifestate dalla dirigenza in merito all’emergenza coronavirus: un fatto quantomeno curioso, considerata la natura del software e come la soluzione calzi a pennello per soddisfare le esigenze di chi si trova alle prese con lo smart working non potendosi recare in ufficio.
Coronavirus: Slack, flessione nonostante lo smart working
La tendenza ha comunque interessato tutte le borse e gli indici a livello globale. Quella di ieri è stata una giornata nera per l’economia a ogni livello, anche per le sue manifestazioni meno convenzionali: in picchiata persino Bitcoin e molte altre criptovalute. Tornando a Slack, di seguito il grafico che mostra l’andamento del titolo nelle ultime 24 ore.
Nell’ultimo anno il business della società ha fatto registrare una forte crescita, proprio in conseguenza all’adozione sempre più diffusa degli strumenti proposti in ambito professionale. A febbraio anche IBM ha deciso di preferire Slack al concorrente Teams di Microsoft per gestire la comunicazione dei suoi circa 350.000 dipendenti nel mondo.
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Come si spiega, dunque, la perdita di valore del titolo in un momento che per cause di forza maggiore dovrebbe invece vedere il prodotto godere di un incremento della richiesta? Con tutta probabilità con il fatto che l’improvviso rallentamento di ogni business legato alla pandemia di coronavirus e l’incertezza per l’immediato futuro stanno comunque portando le imprese a investire meno nell’adozione di nuove soluzioni.