Le grandi aziende del mondo hi-tech si stanno muovendo per riorganizzare le loro agende in conformità a quanto richiede la diffusione del coronavirus. Un problema che interessa anche il business di IBM: la società ha reso noto in via ufficiale che tutti gli spostamenti dei collaboratori all’interno del territorio statunitense per ragioni legate a meeting e incontri sono messi in standby fino al 31 marzo.
IBM: le misure adottate per il coronavirus
I viaggi di lavoro sono consentiti solo se strettamente necessari e con l’indicazione di optare ogni volta possibile per i meeting da remoto (strada già intrapresa tra gli altri anche da Google). Ridotte poi le trasferte internazionali.
L’evento Think 2020 rimane in programma dal 5 al 7 maggio, ma sarà “digital first”. Non andrà in scena con la solita formula, ma con un mix di sessioni organizzate in streaming e appuntamenti locali, proprio per evitare qualsiasi possibile rischio legato all’epidemia di coronavirus.