Se ne è discusso, se ne sta discutendo, se ne discuterà. L’impatto dell’emergenza coronavirus sull’economia del Paese potrebbe non essere trascurabile. Se ne è parlato oggi in una riunione indetta dal Ministero dello Sviluppo Economico. A fare gli onori di casa il Ministro Stefano Patuanelli.
L’economia italiana influenzata dal coronavirus
Vi hanno partecipato il Vice Ministro Buffagni, i Sottosegretari Liuzzi, Manzella e Todde, la Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, i rappresentanti di Regione Lombardia e Regione Veneto, Alleanza Cooperative, Casartigiani, CNA, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confprofessioni, Confimpreseitalia. Il Ministro ha definito l’incontro di oggi come “un primo confronto costruttivo tra MISE, MEF, le Regioni Lombardia e Veneto, le associazioni di imprenditori e di categoria, nel corso del quale è stata fatta una prima valutazione sugli impatti economici, diretti e indiretti, derivanti dall’emergenza del coronavirus sulle attività produttive presenti nelle zone interessate e sull’intero sistema Paese”. Queste le parole di Patuanelli.
Siamo quindi impegnati a definire in maniera sinergica il quadro sia degli strumenti da utilizzare che la migliore destinazione delle risorse già individuate, a cui se ne potranno aggiungere altre con i provvedimenti all’esame del Governo.
Le contromisure proposte dal MISE
Sono state illustrate alcune delle proposte che faranno parte del pacchetto a cui sta lavorando il Governo con l’obiettivo di supportare il sistema produttivo nelle aree d’Italia interessate dall’emergenza sanitaria, esplosa la scorsa settimana con i primi casi accertati di coronavirus in Lombardia e Veneto.
Stando a quanto emerso finora, l’intenzione è quella di consentire alle PMI un accesso rapido al Fondo di Garanzia, la sospensione dei pagamenti per la fornitura di servizi come gas ed energia elettrica, la sospensione dei termini degli adempimenti societari e la proroga al 2021 delle misure previste dal codice della crisi di impresa. Prevista inoltre un’attività di monitoraggio dei prezzi di alcuni prodotti sanitari. Al vaglio anche l’ipotesi di fornire contributi destinati alla ripresa dell’attività per le imprese direttamente colpite dalla situazione e sostegni per quelle che ne hanno risentito indirettamente.
La volontà espressa è quella di prodigarsi al fine di aiutare i settori in maggiore difficoltà: dalla distribuzione organizzata al turismo, dai trasporti, alla logistica, fino alle forniture. Tutto questo con un occhio rivolto alle esportazioni del Made in Italy che saranno supportate da campagne di promozione a livello internazionale già prese in carico dal Ministero degli Affari Esteri.
Il comunicato distribuito in seguito alla riunione si completa con un riferimento alle politiche di reshoring (rientro) che puntano a riportare nel nostro territorio le attività e le produzioni delle aziende che al momento operano altrove.