Coronavirus sta mettendo in difficoltà gli host di Airbnb

Coronavirus: l'impatto sugli host di Airbnb

Molti gli host presenti su Airbnb che in questo momento si trovano in difficoltà a causa dell'emergenza coronavirus e del blocco degli spostamenti.
Coronavirus: l'impatto sugli host di Airbnb
Molti gli host presenti su Airbnb che in questo momento si trovano in difficoltà a causa dell'emergenza coronavirus e del blocco degli spostamenti.

Tra le ripercussioni dell’emergenza coronavirus a livello economico c’è anche quella che interessa il settore del turismo e dei viaggi. Ne sono specchio le parole di Glenn Fogel, numero uno del colosso Booking: “Il mondo sta cambiando e dobbiamo adeguarci”. Un’altra piattaforma che sta risentendo da più punti di vista della situazione è Airbnb.

Airbnb: il coronavirus frena la piattaforma

Di come la diffusione della malattia abbia già fatto slittare la IPO per la quotazione in borsa abbiamo scritto nelle scorse settimane. Torniamo oggi sull’argomento per riportare le misure introdotte dal gruppo a sostegno degli host che mettono a disposizione le loro abitazioni e degli ospiti che per ovvie ragioni ne stanno richiedendo sempre meno in questo periodo. La visione del CEO Brian Chesky è piuttosto chiara e guarda oltre il momento di impasse.

Airbnb è nata durante una crisi globale. Non ci ha fermato allora e non ci fermerà adesso.

Il riferimento è alla recessione del periodo 2007-2008 innescata negli Stati Uniti e avvertita poi ovunque. Proprio in quel periodo l’azienda muoveva i suoi primi passi, riuscendo comunque a crescere fino a diventare il player globale che è oggi. Al momento Airbnb offre agli ospiti la possibilità di ottenere un rimborso completo della cifra spesa in fase di prenotazione per gli alloggi presenti nei paesi maggiormente colpiti dal coronavirus come Cina, Corea del Sud e Italia (maggiori informazioni sul sito ufficiale). Non è da escludere che lo stesso possa avvenire anche in altri territori, considerando purtroppo come la patologia si stia manifestando su larga scala.

Ieri è stato introdotto un nuovo programma chiamato More Flexible Reservations che stabilisce nuove procedure per l’erogazione dei rimborsi: per gli alloggi prenotati da oggi e fino all’1 giugno possono essere emessi sotto forma di coupon da spendere in futuro sulla piattaforma. Per ulteriori dettagli rimandiamo all’annuncio.

All’orizzonte c’è anche l’incognita delle Olimpiadi: Airbnb è partner ufficiale di Tokyo 2020. Nonostante il Comitato Olimpico Internazionale continui a sottolineare la volontà di non cancellare la manifestazione (almeno in mancanza di precise indicazioni da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), nessuna ipotesi sembra al momento poter essere esclusa.

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Pubblicato il
11 mar 2020
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