Considerando le tante defezioni importanti già registrate e la posizione assunta da GSMA dalla quale pare che nessuna ipotesi possa essere esclusa, non sappiamo se il MWC 2020 andrà regolarmente in scena come previsto tra due settimane (24-27 febbraio) oppure se la fiera verrà cancellata o posticipata. Ciò di cui siamo certi è che per gli addetti ai lavori non sarà (sarebbe) l’evento a cui sono abituati, per via dell’emergenza coronavirus.
La no-handshake policy del MWC 2020
Scorrendo l’elenco di misure precauzionali adottate e implementate dagli organizzatori, una in particolare ha catturato la nostra attenzione: la no-handshake policy. Vietata la stretta di mano, gesto dal forte valore simbolico, rito che suggella accordi e intese. Un’imposizione drastica se applicata all’appuntamento che per definizione costituisce il punto d’incontro più importante dell’anno tra i vari player di un settore che si appresta ad abbracciare finalmente le tanto promesse innovazioni del 5G e ad accogliere novità importanti destinate al mercato smartphone.
E i biglietti da visita che corrono veloci di mano in mano tra stand e sale conferenze della Fira Barcelona? Possiamo ritenerli immuni al contagio da 2019-nCoV? Oppure è meglio affidarsi alle loro controparti digitali?
Gli ultimi aggiornamenti ufficiali da GSMA parlano di un costante monitoraggio della situazione, ma senza allarmismi. Sono previste procedure di carattere straordinario come il controllo della temperatura corporea per tutti i partecipanti, l’installazione di un presidio medico in loco e un servizio attivo ad ogni ora per fornire supporto in caso di necessità, anche collaborando con strutture ricettive e ristoranti in tutta l’area.
L’evento risulterà ad ogni modo inaccessibile per coloro che sono stati in Cina nei 14 giorni precedenti e categoricamente bandito per chi proviene dalla provincia di Hubei che ospita la città di Wuhan, località da cui ha preso il via l’epidemia di coronavirus. Per capire l’impatto della misura, si parla di un’area con una popolazione da oltre 58 milioni di abitanti, quasi quanto l’Italia. Zona che tra le altre cose ospita diverse società e fabbriche impegnate proprio nel settore hi-tech.
Ericsson, LG, Amazon, NVIDIA e Sony hanno già ufficializzato la volontà di non partecipare al Mobile World Congress 2020. Immaginiamo che l’elenco si possa allungare ulteriormente entro i prossimi giorni. Al tempo stesso è però doveroso sottolineare come parecchie altre aziende stiano confermando la loro presenza: ne sono testimonianza le email e gli inviti per prendere parte ad appuntamenti e incontri che stanno giungendo in redazione anche in queste ore.