Europol lancia l’allarme: in epoca di Coronavirus, i cybercriminali hanno trovato nuovi ampi margini d’azione e nuove fragilità da colpire, alzando di molto la propria attività e creando pertanto un maggior pericolo diffuso a livello mondiale. trattasi di attacchi mirati, che ben presto hanno intercettato i punti deboli della società durante questa sfida globale: la ricerca di beni e servizi sanitari, la minor mobilità, il maggior telelavoro, la limitazione dei contatti sociali e altri aspetti hanno generato una nuova situazione (a volte di panico) sulla quale i malintenzionati hanno buon gioco ad agire rapidamente e con maggiorata efficacia.
Europol: truffe in aumento
Esempi di cybercrime si sono vissuti ad esempio ripetutamente nel mondo ospedaliero negli ultimi giorni, ove si è approfittato della fretta e delle situazioni emergenziali (che spesso hanno portato gli operatori ad agire con minor attenzione, aprendo mail di dubbia origine e gestendo password con minor cura) per trovare una breccia e causare malaugurati blocchi nei sistemi informatici della sanità. Trattasi di azioni criminali fortemente irresponsabili che, oltre al danno diretto, causano problemi anche e soprattutto a livello di collettività.
In verticale aumento il phishing, anzitutto, idealmente identificato come la miglior strategia d’offesa in questa fase di confusione. In aumento anche le truffe vecchio stampo, con l’Europol che segnala ad esempio un ordine da 6,6 milioni di dollari in mascherine FFP3 e gel disinfettante mai arrivati a destinazione (caso successo ad una azienda con sede a Singapore); in forte aumento, inoltre, il commercio di merce contraffatta, cosa particolarmente pericolosa quando in ballo vi sono mascherine e protezioni che dovrebbero garantire personale sanitario o persone operative in funzioni di particolare sensibilità ed esposizione.
Il report complessivo è disponibile sul sito Europol (pdf).
Covid-19 CTI League
Solo notizie negative? Fortunatamente no. Dal Regno Unito giunge infatti comunicazione della nascita della Covid-19 CTI League, un gruppo di 400 volontari provenienti da 40 paesi e pronti a mettere a disposizione la propria esperienza in ambito di cyber security. Di fronte alle forze del male, insomma, ecco emergere le forze del bene. Mentre si scontreranno in questa lotta tra guardia e ladri, la sanità dovrà tentare di fare quanto prima il proprio lavoro per salvare vite umane e cercare una soluzione al virus.
Ma di fronte a tanti problemi estremamente reali, il mondo ha assolutamente bisogno di fare a meno di minacce digitali a fungere da nuovo ed ennesimo ostacolo.