Lo avevamo anticipato nei giorni scorsi: trasporto e logistica sono uno dei contesti che rischia di causare nuovi colli di bottiglia al regolare funzionamento delle attività quotidiane nel caso in cui i casi di contagio da Coronavirus dovessero continuare ad aumentare ancora a lungo. La causa prima è il rischio di coinvolgimento di un grande numero di persone in questa attività, il che toglierebbe risorse umane in un settore nevralgico in un momento nel quale gli acquisti a distanza possono invece diventare una risorsa fondamentale. La seconda causa è quella più evidente, ossia la prossimità geografica tra le zone rosse ed alcuni dei principali snodi della logistica nazionale (posizionati nel nord Italia, lungo la A21).
Un tavolo di lavoro per la logistica
La Covid-19 non ha reso problematici soltanto i viaggi dei privati, ma rischia di creare un intoppo importante anche per tutto quel che è il traffico merci sulle strade. Per consentire alle persone di spostarsi di meno e rimanere di più presso i nuclei familiari, occorre però garantire massima efficienza ai servizi di logistica. Massima prudenza, massima attenzione, ma al tempo stesso massima operatività attraverso protocolli condivisi e coordinati con le massime autorità.
Per ovviare ai mille ostacoli che in questa fase stanno rendendo complesse le operazioni, è stato quindi istituito un immediato tavolo di lavoro per cercare di risolvere l’emergenza Coronavirus con interventi urgenti e risolutivi, cancellando ostacoli ostativi che avrebbero potuto in questa fase diventare insormontabili:
Linee guida univoche e uniformi per semplificare la movimentazione logistica e assicurare, con le dovute garanzie sanitarie, la continuità delle attività produttive.
Il tavolo di lavoro è stato istituito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Protezione Civile, vero e proprio hub nel coordinamento delle attività in questa emergenza. Non sono emersi i dettagli sulle questioni in ballo, ma sembra chiara la soddisfazione e la collaborazione condivisa di un settore che vuol fare fronte comune per uscire dall’impasse. Un incontro “tempestivo“, “utile“, “concreto“. Così Confindustria:
l’incontro è stato molto positivo. Abbiamo constatato attenzione e disponibilità del MIT e della Protezione Civile e ricevuto rassicurazioni sulla risoluzione dei problemi operativi attuali e futuri, che stanno producendo già ora danni rilevanti alla produzione e ai servizi
Fermare la logistica significherebbe fermare gran parte delle attività produttive che in questa fase di emergenza cercano una soluzione per continuare ad operare pur nel rispetto di tutte le disposizioni di legge emanate per contenere il contagio. Il mondo dell’e-commerce dipende strettamente da un tavolo di lavoro di questo tipo, quindi, e le indicazioni emerse sembrano raccontare la storia di un settore capace di far fronte comune e di resistere in attesa che la tempesta passi.