Come abbiamo già riportato nei giorni scorsi, l’area di Wuhan da cui è partita la diffusione del coronavirus ospita alcuni fornitori delle componenti destinate ai dispositivi hi-tech. Questo potrebbe comportare qualche ritardo nella catena di produzione, interessando tra gli altri anche Apple, come confermato oggi dal CEO Tim Cook.
L’impatto del coronavirus sul business di Apple
L’azienda di Cupertino è al lavoro per assicurare che non vi siano conseguenze, ma è da verificare se le stesse problematiche riguardano o meno aziende localizzate in altre parti della Cina. Secondo la mappa del contagio basata sui dati OMS la diffusione dell’agente patogeno 2019-nCoV è arrivata a interessare diverse aree del paese.
La mela morsicata ha inoltre adottato misure preventive per evitare di esporre il proprio personale a rischi per la salute come la chiusura a tempo pieno di uno degli store gestiti nella zona più colpita e la riduzione dell’orario di apertura per altri punti vendita. Queste le parole di Cook.
Stiamo seguendo da vicino gli sviluppi sul coronavirus. Stiamo inoltre effettuando donazioni a gruppi che lavorano per contenerne la diffusione. Lavoriamo poi a stretto contatto con i membri del nostro team Apple e con i partner presenti nelle aree interessate, i nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che si trovano in quella regione.
La situazione potrebbe avere ripercussioni dirette sul business della società. Sarà possibile verificarlo solo con la pubblicazione dei risultati finanziari relativi al prossimo trimestre. Intanto, in quello concluso a dicembre, ha fatto segnare un nuovo record: entrate per 91,8 miliardi di dollari. Merito delle vendite in crescita per la linea iPhone così come di Apple Watch e AirPods.