Sembra un giorno come un altro per le scuole West Hall High e Middle di Gainesville, Georgia: gli studenti fanno i loro piani per la giornata, si scambiano messaggini, si organizzano per studiare o giocare o magari per un appuntamento galante dopo le lezioni. Tutto come un giorno qualsiasi. Ma il terrore corre via SMS e la tragedia è dietro l’angolo, è una questione di secondi, un attimo di distrazione, un fatale misunderstanding e quello che sembra un innocente messaggino si fa latore di sventura. E sulla tranquillità della scuola si allunga l’ombra della minaccia: un “uomo armato” sarà questo pomeriggio a scuola.
Dopo la tragedia di Columbine e tutti i suoi epigoni, d’altronde, non c’è da scherzare su queste cose negli Stati Uniti: la polizia viene avvertita e interviene tempestivamente e la scuola viene precauzionalmente chiusa. Roba da far invidia alle migliaia di liceali che a suon di bigattini sparsi per i corridoi scolastici e allarmi anti-incendio hanno in passato cercato di scampare a fatidiche interrogazioni.
Eppure stavolta la minaccia non è che un paradossale effetto del servizio di correzione automatica attivo nel programma di scrittura di sms del cellulare utilizzato (di cui non si specifica il tipo): il testo “Gunna be at West Hall this afternoon” ha visto la parola Gunna , contrazione gergale di “Going to”, trasformata in Gunman (bandito/uomo armato), creando l’inquietante minaccia “Uomo armato questo pomeriggio alla West Hall”. In un attimo lo studente messaggiatore è diventato un folle pistolero.
Anche perché il fatidico messaggio è stato inviato non al numero prefissato, ma – per un ulteriore errore – ad un diverso destinatario che, preoccupato, ha avvertito le autorità.
Claudio Tamburrino