Troppo forte la concorrenza dell’Assistente Google e di Siri, senza considerare alternative di terze parti come Alexa o Bixby, per pensare di dire a propria nell’ambito delle IA per dispositivi mobile: Microsoft ha annunciato che l’applicazione di Cortana, lanciata alla fine del 2015 come ponte di comunicazione tra il mondo PC e quello smartphone, scomparirà dagli store ufficiali di Android e iOS nel mese di gennaio. Via anche dal Microsoft Launcher distribuito su Google Play.
Cortana dirà addio ad Android e iOS
I paesi interessati dal ritiro saranno Regno Unito, Australia, Germania, Messico, Cina, Spagna, Canada e India. Negli Stati Uniti continuerà invece a risultare disponibile, ma non è dato a sapere per quanto tempo né con quali modalità. Va dunque concretizzandosi una visione già anticipata da Satya Nadella, con il CEO che in passato ha descritto più volte la tecnologia come destinata a una maggiore integrazione nei servizi del gruppo per la produttività piuttosto che ad abbracciare le piattaforme mobile dei competitor.
Il ciclo vitale di Cortana dev’essere dunque considerato giunto al termine? Nient’affatto, a Redmond si continua a lavorare sulla prossima evoluzione dell’assistente virtuale, puntando soprattutto su una migliore modalità di interazione con linguaggio naturale, ma la progressiva separazione da Windows è sotto gli occhi di tutti e innegabile.
Il target è certamente variato rispetto a quello previsto in un primo momento e ora risulta più focalizzato sui servizi 365 così come sugli strumenti del pacchetto Office. Riportiamo di seguito il nostro recente scambio sul tema con Elvira Carzaniga (Surface Business Group Lead Microsoft Italia), che si è concessa per un’intervista in occasione del debutto in Italia degli ultimi modelli della gamma Surface.
… gli assistenti vocali come si inseriscono in quest’ottica? È corretto dire che Microsoft ha iniziato con un prodotto suo e poi ha scelto di abbracciarne uno di terze parti? Il riferimento è ovviamente all’integrazione di Alexa.
No, non è cambiata la strategia. Come hanno dimostrato diverse iniziative, a partire dal rilascio del pacchetto Office per Mac, la visione di Microsoft è aperta. Può essere che si sia assistito a un’accelerazione in questo senso con l’arrivo del nuovo CEO, Satya Nadella, ma non siamo più in un’epoca in cui ognuno può chiudersi all’interno del proprio cortiletto. Limiterebbe le potenzialità di tutti.