“L’Italia, insieme all’ONU e all’Internet Governance Forum ha organizzato un incontro internazionale sui diritti nella rete Dialogue forum on internet rights , nel quale interverrà anche il commissario europeo alla Società dell’informazione e i media Viviane Reding. L’uscita del commissario europeo Frattini è sconcertante perché propone una censura selettiva attraverso la selezione delle parole come accade in Cina”.
Così Fiorello Cortiana, membro della consulta sulla governance di Internet al ministero dell’Innovazione, ha voluto commentare le recentissime dichiarazioni del commissario europeo alla Sicurezza attorno alla possibilità di dar vita ad un sistema che limiti l’accesso ad un certo genere di informazione, quella che a suo dire potrebbe aiutare il terrorismo.
“Anche le grandi corporation dell’informatica – spiega Cortiana in una nota – partecipano al confronto internazionale che l’ONU ha messo in moto intorno alle potenzialità di Internet a partire dall’accesso, dalla libertà di espressione, dalla multiculturalità e dalla sicurezza. Frattini propone loro di attivare una censura selettiva, proprio quello che viene loro imposto in cina, proprio quello da cui si vogliono sottrarre”.
“Al di là della inesistente efficacia delle proposte di Frattini – sottolinea Cortiana – ad esempio alla luce della crittografia ben conosciuta ed usata dai terroristi, cio’ che preoccupa è la completa ignoranza rispetto alla natura della rete internet, la quale non è un supporto che succede alla radio e alla televisione ma un sistema di produzione e condivisione collettiva di conoscenza”.
“Domani a Strasburgo – conclude Cortiana – si terrà la Conferenza internazionale su etica e diritti nella Società dell’informazione , tra i relatori vi è il professor Stefano Rodotà, già coordinatore dei garanti europei della privacy. Frattini potrebbe iniziare da lì”.