Washington (USA) – Era il timore più grande dei proponenti del sistema contro lo spam telefonico ed è una delle argomentazioni più importanti per coloro che si sono opposti alla sua realizzazione: il listone antispam messo in piedi negli USA è stato “manomesso” e i numeri che contiene sono stati utilizzati proprio per spam telefonico.
Il registro nazionale statunitense Do not call prevede che qualunque privato possa inserire il proprio numero di telefono e, dopo tre mesi dall’inserimento, possa perseguire qualunque società del telemarketing che lo contatti via telefono. Si è appreso nelle scorse ore che una società senza scrupoli ha utilizzato 300mila numeri iscritti nel database e li ha chiamati per proporre offerte commerciali .
Secondo le autorità governative che hanno denunciato la società Braglia Marketing Group di Las Vegas, l’azienda avrebbe raccolto i numeri per conto di investitori fondiari e li avrebbe utilizzati per tentare di vendere proprietà immobiliari ad Atlantic City. Va detto che la sanzione prevista per chi viola il database è di 11mila dollari per ciascuna chiamata illegale .
L’attenzione verso questo genere di abuso è evidentemente altissima, considerato che dalla nascita del registro ad oggi, circa dieci mesi, sono quasi 63 milioni i numeri di telefono inseriti nel database dagli utenti americani. Non è la prima volta che il registry viene violato per questi scopi ma fa scalpore che ora siano centinaia di migliaia di utenti a reclamare.