Cosa sono le azioni Small Cap: definizione ed esempi
Le azioni Small Cap, come anche i titoli Mid cap e Large cap, sono seguite dagli investitori di tutto il mondo. Tali aziende vengono definite a bassa capitalizzazione di mercato, in quanto hanno una capitalizzazione di mercato (detta “market cap”) compresa tra 300 milioni e 2 miliardi di dollari, definita per questo motivo small market cap.
In questo contesto, si definiscono Micro cap e Nano Cap le azioni con capitalizzazioni di mercato inferiori a quelle sopracitate.
Seguire le azioni a bassa capitalizzazione può risultare interessante se si ha come obiettivo quello di diversificare il proprio portafoglio o ribilanciare il capitale già investito.
In linea di massima, le Small Caps sono anche utilizzate per aumentare il rapporto rischio/rendimento, in quanto alcune sono anche definite Growth, ossia azioni con utili e profitti superiori alla media generale. In ogni caso, bisogna sempre studiare attentamente i valori, gli obiettivi e la visione di una determinata società per capire se conviene investirci o meno.
Per seguire quelle principali, usare applicazioni come Bitpanda può essere un’ottima soluzione per facilitare la propria esperienza d’investimento sfruttando strumenti intuitivi e semplici da utilizzare. La piattaforma propone infatti delle azioni Small caps che, come vedremo più avanti in questa guida, sono acquistabili anche in modo frazionato.
Vediamo quindi più nello specifico cosa sono le Small Cap e quali sono le loro caratteristiche.
Small Cap: definizione
Come anticipato, possiamo definire azioni small caps le aziende che presentano una bassa capitalizzazione, con una market cap compresa tra 300 milioni e 2 miliardi di dollari.
Facendo un quadro generale dell’intera classificazione per capitalizzazione di mercato (in ordine crescente), i titoli si suddividono in:
- Nano Cap: market cap inferiore a 50 milioni di dollari
- Micro Cap: market cap inferiore 300 milioni di dollari
- Small Cap: market cap compresa tra 300 milioni e 2 miliardi di dollari
- Mid Cap: market cap compresa tra 2 miliardi e 10 miliardi di dollari
- Large Cap: market cap compresa tra 10 miliardi e 200 miliardi di dollari
- Mega Cap: market cap maggiore di 200 miliardi di dollari
Dato il basso valore, le azioni small cap non sono sempre disponibili nei broker online. Ciò accade in quanto il numero di azioni scambiate è molto basso e le comunità di investitori non sono così affiatate. In tal senso, optare per aziende a media capitalizzazione di mercato, come anche per i big del settore, può essere un’alternativa per mitigare il rischio.
Tuttavia, basti pensare che Amazon (AMZN), una delle aziende più famose al mondo, era tra le azioni small cap prima di spopolare. Ecco spiegato uno dei motivi per cui molti decidono di investire in small caps, a patto che si prendano in considerazione tutti i rischi del caso.
Differenze rispetto a Mid Cap e Large Cap
Per comprendere appieno la definizione di small cap, bisogna afferrare anche i concetti di small mid cap e large cap, definendone le differenze.
La differenza principale tra le small cap e le mid cap è la capitalizzazione di mercato, come anche con le large cap. Tuttavia, le aziende con una market cap di poco superiore a 1 miliardo di dollari e fino a 10 miliardi vengono talvolta definite small large cap.
Ovviamente, non si tratta soltanto di valutare questo elemento quando si monitorano le azioni a larga, media e bassa capitalizzazione. Si devono, infatti, considerare anche la volatilità del mercato e le prospettive future di una determinata azienda.
Alcune, per esempio, prendono il nome di blue chips small caps, in quanto considerate ad alto potenziale nel lungo termine. Su piattaforme come Bitpanda è possibile trovare informazioni su vari parametri, in modo da ponderare al meglio le proprie scelte.
Perché investire in Small Cap?
Non c’è un motivo preciso per cui sia possibile dire se è meglio investire in società con alta o bassa capitalizzazione, in quanto tutto dipende dalla propria propensione al rischio, dal proprio capitale e da una serie di fattori importanti.
Le small market cap stocks (ossia le azioni a bassa capitalizzazione) possono risultare utili da seguire, soprattutto se hanno delle medie superiori a quelle del loro settore. Allo stesso tempo, però, sono da valutare i seguenti aspetti:
- eventuale volatilità
- bassa liquidità del mercato
- basso livello di volumi di scambio
- possibili momenti di ribasso senza ripresa.
Contemporaneamente, diversi utenti considerano anche aspetti come:
- possibilità di crescita elevata
- possibilità di ottenere un gran numero di azioni con poco capitale
- visione a lungo termine.
Di conseguenza, è facile capire come scegliere tra azioni small caps o mid cap e large cap dipende solamente dal proprio profilo da investitore.
Come investire in azioni Small Cap
Monitorare l’andamento Small Cap è senza ombra di dubbio una delle principali strategie per tenere d’occhio i propri investimenti. Sulla piattaforma di Bitpanda è possibile capire come comprare azioni Small Cap in pochi passaggi, grazie all’interfaccia intuitiva e user friendly.
Si può investire nelle Global Small Cap Stocks partendo da appena da 1 €, senza dover stare ai ritmi un po’ macchinosi dei mercati, e operare 24/7 con spread quasi irrisori.
Tramite l’indice MSCI World Small Cap si possono tracciare le società di piccole dimensioni nei mercati azionari sviluppati a livello globale, grazie alle Bitpanda Stocks. Queste replicano azioni o ETF sottostanti, offrendo la possibilità di acquisti frazionati.
Gli step da seguire sono i seguenti:
- creare un account
- verificare la propria identità
- depositare i fondi
- scegliere quali azioni Small Cap comprare.
Per completare quest’ultimo step, è necessario andare nella sezione prezzi, selezionando il tab azioni, indici o ETF e scegliendo il titolo desiderato. Successivamente si potrà cliccare su acquista, confermando l’ordine.
Esempi di azioni Small Cap internazionali
Sono tantissimi gli utenti che si chiedono quali possono essere degli esempi concreti di azioni Small Cap internazionali. Ecco una breve lista delle prime Small Caps internazionali per capitalizzazione di mercato:
- Fastly (FLSY)
- Core Scientific (CORZ)
- CSG International (CSGS)
- Pigeon (PGENY)
Per quanto riguarda il panorama europeo, è bene sapere che l’indice MSCI Europe Small Cap Index è un paniere in grado di rappresentare le azioni Small Cap nei 15 Paesi dei mercati sviluppati in Europa. Esso contiene circa 1.056 componenti, e copre quasi il 14% della capitalizzazione di mercato nell’universo azionario europeo.
Vi sono poi anche altri indici, come lo SDAX (Small Cap DAX) tedesco, ad esempio, esistente da giugno 1999.
Esempi di azioni Small Cap italiane
Vediamo anche quali sono alcuni dei titoli azionari a bassa capitalizzazione del mercato italiano. Un paniere da tenere d’occhio in questo caso è l’Indice FTSE Italia Small Cap, che traccia tutte le società di questa tipologia, comprese alcune small mid caps.
Ecco un piccolo elenco delle prime Small Cap italiane per capitalizzazione di mercato:
- Iveco Group (IVG.MI)
- Juventus Turin (JUVE.MI)
- Cassiopea (CSP.F)
- Digital Bros (DIB.MI)
Fondi azionari e ETF
Oltre alle azioni Small Cap citate sopra, esistono i cosiddetti Small Cap ETF, dei fondi d’investimento a gestione passiva (poiché si legano a un indice azionario già esistente) che consentono di investire in un paniere insieme ad altri investitori. Ci sarà poi un gestore del fondo che userà il capitale accumulato per cercare di ottenere profitti sul mercato.
Possiamo quindi fare alcuni esempi di ETF Small Cap partendo dall’iShares FTSE Ital Mid Small-Cap UCITS ETF, che segue le Small Cap italiane, come anche l’iShares MSCI Europe Small-Cap ETF, che segue gli investimenti di un indice composto da azioni dei mercati a bassa capitalizzazione in Europa.
Tra gli esempi di ETF Small Caps USA possiamo citare:
- CSIF (IE) MSCI USA Small Cap ESG Leaders Blue UCITS ETF B: strumento che traccia le azioni Small Cap statunitensi;
- iShares MSCI USA Small Cap UCITS ETF: anch’esso traccia i titoli a bassa capitalizzazione USA, tra cui Marathon Oil Ord, Quanta Services e Kimco Realty Reit;
- L&G Russell 2000 US Small Cap UCITS ETF: paniere con oltre 2000 stocks USA come Bjs Wholesale Club Holdings Inc, Houlihan Lokey Inc e Moelis Ord Shs Class A.
Pro e contro degli ETF
Uno dei principali vantaggi di investire in ETF Small Cap è la possibilità di diversificare senza posizionarsi manualmente su numerosi titoli. In questo modo si può mitigare il rischio, facendo sempre attenzione all’andamento del settore al quale si decide di esporsi.
Inoltre, la spesa per le commissioni si abbassa, in quanto si esegue solo un’operazione. Usare piattaforme di investimento come quella di Bitpanda in questi casi aiuta a risparmiare sia sui tassi di cambio che sulle commissioni per ogni apertura e chiusura delle posizioni.
C’è anche più trasparenza negli ETF Small Cap della borsa italiana, in quanto le partecipazioni di ogni fondo azionario sono visibili su base giornaliera.
Un piccolo svantaggio degli ETF, ad alta o bassa capitalizzazione che siano, può essere causato dallo spread bid/ask, che risulta talvolta elevato. Infine, va considerata la liquidità, come anche la non possibilità di esporsi soltanto ai titoli desiderati.
Conclusioni
Abbiamo visto come le azioni Small Cap siano dei titoli tanto gettonati quanto le Mid cap e Large cap. Ovviamente vanno sempre considerati parametri come la liquidità, la volatilità, gli utili e la crescita rispetto alla media del settore dell’asset scelto.
Non esiste un titolo che sia in assoluto migliore di un altro, in quanto le previsioni possono essere tanto obiettive quanto soggettive. Monitorare le informazioni di questi strumenti tramite piattaforme apposite può essere di grande aiuto per iniziare a capire come funziona questo tipo di mercato.
Infine, valutare il tempo da dedicare ai propri investimenti è cruciale per affinare la propria strategia sul breve, medio o lungo termine.