Cosa sono i Ray-Ban Meta (ex Ray-ban Stories), cosa si può fare?

Cosa sono i Ray-Ban Meta (ex Ray-ban Stories), cosa si può fare?

I Ray-Ban Meta permettono di registrare video e audio, e di scattare foto, ma con l'integrazione delle funzioni AI possono fare molto di più.
Cosa sono i Ray-Ban Meta (ex Ray-ban Stories), cosa si può fare?
I Ray-Ban Meta permettono di registrare video e audio, e di scattare foto, ma con l'integrazione delle funzioni AI possono fare molto di più.

Il caso di Maria Rosaria Boccia, la consulente del ministro della cultura Sangiuliano al centro di quello che è stato definito “lo scandalo politico dell’estate”, ha portato alla ribalta gli occhiali smart Ray-Ban Meta (ex Ray-Ban Stories).

La donna, infatti, ha usato i Ray-Ban Meta per documentare la sua visita a Palazzo Montecitorio, la sede di lavoro della Camera dei deputati. Come ha ammesso lei stessa in una Storia su Instagram, che questi occhiali smart sono in grado di scattare foto, registrare video e audio. Durante queste operazioni si accende un piccolo LED bianco vicino alla lente destra, che dovrebbe segnalare a chi ci circonda che il dispositivo è in funzione. Il led tuttavia, è molto piccolo, quindi è facilmente mascherabile.

Cosa sono i Ray-Ban Meta?

A marzo 2022, Meta (al ha annunciato il lancio degli occhiali connessi Ray-Ban Stories in diversi Paesi, tra cui l’Italia. Al prezzo di 329 euro IVA inclusa, sono disponibili dal 14 aprile 2022. A questo prezzo, è possibile registrare clip da 30 secondi a 1 minuto e scattare foto cliccando su pulsanti incorporati nella montatura. I microfoni e l’altoparlante possono essere utilizzati per effettuare chiamate o ascoltare musica. Infine, un LED indica a terzi che chi li indossa sta scattando una foto o registrando un video.

In occasione dell’evento Meta Connect 2023, Mark Zuckerberg ha annunciato una nuova generazione di occhiali connessi: i Ray-Ban Meta. Successori dei Ray-Ban Stories di Facebook, questa versione apporta una serie di miglioramenti hardware, introduce la possibilità di fare videochiamate su WhatsApp e Facebook Messenger, soprattutto, l’intelligenza artificiale.

Sfruttando la fotocamera integrata, infatti, l’AI può utilizzare il contesto di ciò che vede per fornire risposte pertinenti. Ad esempio, quando si legge un menu in un’altra lingua, l’AI integrata negli occhiali può tradurre il testo in tempo reale. Per ora tuttavia, questa funzione è disponibile in beta negli Stati Uniti.

Le caratteristiche degli occhiali smart Ray-Ban Meta

Hardware completamente rivisto

Sviluppato in collaborazione con EssilorLuxottica, il primo Ray-Ban Meta beneficia di una serie di miglioramenti hardware rispetto al Ray-Ban Stories.

Grazie al feedback degli utenti della prima generazione, Meta ha annunciato l’introduzione di nuovi altoparlanti che offrono il doppio dei bassi, un volume massimo superiore del 50% rispetto ai modelli precedenti e un suono direzionale migliorato. In questo modo,  si riduce la perdita di audio durante le chiamate, l’ascolto di musica e podcast, anche in ambienti rumorosi o ventosi.

Per quanto riguarda la registrazione audio, i Ray-Ban Meta sono dotati di un nuovo sistema a cinque microfoni. Questo sistema offre registrazioni audio più coinvolgenti, catturando i suoni a 360°. Per la registrazione video, è stato integrato un nuovo sensore fotografico ultra-grandangolare da 12 Mps. Per “un’elaborazione di foto e video di qualità superiore e una potenza di calcolo ancora più veloce“. Meta menziona l’aggiunta del nuovissimo chip Qualcomm Snapdragon AR1 Gen1 alla sua nuova generazione di occhiali connessi.

Video di 3 minuti

Proprio quest’estate Meta ha annunciato un nuovo aggiornamento, portando il limite di registrazione a 3 minuti (un tempo tre volte superiore al limite precedente). Tuttavia, il valore predefinito rimane invariato a 60 secondi. Per poter sfruttare aPpieno le potenzialità della fotocamera da 12MP integrata e registrare video più lunghi, sarà necessario accedere alle impostazioni dell’app, dove modificare manualmente l’opzione relativa alla lunghezza massima dei clip video, impostandola sul nuovo limite di 3 minuti.

Le funzioni AI

Grazie all’intelligenza artificiale di Llama 3, I Ray-Ban Meta sono in grado di fornire informazioni dettagliate sugli oggetti o qualunque altra cosa si stia guardando. Sono molti più che semplici occhiali, è chiaro. È come avere un assistente personale sempre al seguito, poiché possono scrivere didascalie per le foto, descrivere gli oggetti che si maneggiano e tradurre testi. Inoltre, si ha la possibilità di accedere a un’enorme quantità di informazioni in tempo reale. Si possono, infatti, cercare notizie, chiedere informazioni turistiche o consigli per i ristoranti.

Nuovo design e nuova custodia

I nuovi occhiali smart Ray-Ban presentano un design accattivante, con l’introduzione del nuovo modello Headliner e tre inedite colorazioni per la montatura trasparente: Jeans, Rebel Black e Caramel. Gli utenti possono ora personalizzare il prodotto scegliendo tra oltre 150 diverse combinazioni di montature e lenti, per trovare lo stile più adatto alle proprie esigenze e ai propri gusti.

Inoltre, la custodia di ricarica è stata ridisegnata per assomigliare a una tradizionale custodia Ray-Ban. Gli occhiali completamente carichi durano fino a 4 ore per un utilizzo moderato. È possibile ricaricare completamente gli occhiali in circa 75 minuti nella custodia di ricarica.

La nota dolente della privacy

Al di là del caso Boccia, è innegabile che dispositivi indossabili dotati di sistemi di registrazione integrati come i Ray-Ban Meta suscitino qualche perplessità riguardo alla privacy. Ad esempio, pronunciando la fatidica frase “Hey Meta”, gli utenti saranno in grado di accedere ale funzioni AI o di ottenere informazioni su ciò che stanno vedendo – traduzioni linguistiche, consigli per l’abbigliamento, ecc. L’unico problema è che i dati raccolti dall’azienda per fornire questi servizi sono molto vasti e le sue politiche di riservatezza sono aperte all’interpretazione.

Sebbene questa funzione sia attualmente disponibile solo in versione beta e negli Stati Uniti, pone una serie di problemi. Ad esempio, “quando si pongono a Meta AI domande su ciò che si sta guardando, gli occhiali inviano una foto al cloud di Meta per essere elaborata dall’AI. Dopo l’elaborazione, la funzione invierà una risposta audio agli occhiali e sarà possibile visualizzare la domanda, l’immagine e la risposta in Le tue domande”, si legge nelle FAQ dedicate.

Segue un’importante precisazione: “Tutte le foto elaborate con l’AI vengono memorizzate e utilizzate per migliorare i prodotti Meta e saranno utilizzate per addestrare l’AI di Meta con l’aiuto di valutatori qualificati. L’elaborazione dell’AI include il contenuto delle foto, come oggetti e testi. Queste informazioni saranno raccolte, utilizzate e conservate in conformità con l’Informativa sulla privacy di Meta“.

Un elenco dettagliato, disponibile nella pagina dedicata alla politica sulla privacy dell’azienda, fornisce alcuni dettagli sui dati raccolti. Si tratta di metadati quali la data e l’ora di creazione del contenuto, il tipo di contenuto (registrazione di foto o video) e le informazioni tecniche sulla fotocamera o su altri sensori oculari collegati al contenuto. Possono essere raccolti anche dati geografici e informazioni sul dispositivo.

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Pubblicato il
5 set 2024
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