Roma – L’alba del cost per call è sempre più vicina. Dopo l’avvento dei banner VoIP , anche Google sembra essere sulla buona strada per implementare soluzioni pubblicitarie con chiamata . Greg Yardley, project manager presso una start-up di New York, ha postato sul suo blog un ottimo servizio al riguardo, con immagini catturate dal Web e la FAQ del servizio .
Si tratta di una soluzione pubblicitaria limitata al solo mercato statunitense, per ora. Come sempre è in versione Beta e non è ancora rilasciata ufficialmente. In pratica i classici link sponsorizzati di Google disporranno di un campo che permetterà di inserire il proprio numero telefonico . A quel punto i call center dell’inserzionista effettueranno una chiamata per informare sui servizi o prodotti pubblicizzati.
La “telefonata” per gli utenti sarà gratuita a meno che il numero inserito non sia di un cellulare con piano tariffario che include un costo per le chiamate ricevute. Il numero dell’utente, comunque, non sarà visibile all’inserzionista e rimarrà archiviato – insieme alla data, l’ora e la durata – sui server di Google per non più di 4 mesi per poi essere definitivamente cancellato. D’altra parte, però, il caller ID dell’inserzionista sarà visualizzato sul telefono dell’utente. Gli inserzionisti non sfrutteranno più il sistema tariffario del pay per click, ma quello pay per call – quindi in base al numero di chiamate effettuate .
Molti mesi fa altri blogger erano incappati in un servizio simile in Beta, realizzato da Yahoo, con tecnologia Ingenio , la stessa soluzione in fase di testing presso AOL. Yahoo battendo tutti sul tempo, la scorsa estate, ha lanciato in Gran Bretagna il pay per call per la sua piattaforma e-commerce.
Non è ancora chiaro se Google implementerà il pay per call VoIP, ma certamente le basi del servizio sono state poste. Un ulteriore sviluppo in questa direzione potrebbe essere piuttosto semplice, a meno che il sistema licenziatario dei sistemi VoIP non crei particolari problemi. L’alternativa, ovviamente, è rappresentata dal sistema VoIP di Google atteso per il prossimo anno.
Dario d’Elia