Se da una parte Facebook è per molti versi al centro dell’infodemia e delle fake news che hanno attraversato i mesi della Covid-19, al tempo stesso il social network mette anche a disposizione un centro di informazioni completo e ricco per quanti vorrebbero informarsi sul tema. Sicuramente l’impatto è ben differente: il pericolo che corre tra i news feed dei singoli sta nel fatto che le notizie provengono da fonti non verificate e condivisioni impulsive, mentre il centro informazioni Covid-19 è un luogo statico ove andare a reperire informazioni di propria sponte. Cambia tutto, insomma, nell’approccio e nelle conseguenze.
Facebook, cosa c’è nel Centro Informazioni sul Covid-19
All’interno del Centro Informazioni Covid-19 di Facebook, però, c’è un elemento estremamente interessante: le FAQ. Lo è in virtù del fatto che quelle risposte sono state composte proprio a partire dai dubbi che più frequentemente popolano le bacheche degli utenti e, per assurde che possano essere in certi casi, tutte abbisognano di risposte chiare e trasparenti a beneficio della collettività.
L’aglio aiuta a prevenire le infezioni? L’idrossiclorochina è utile? Come vengono verificati i vaccini? Le mascherine causano carenza di ossigeno? Bere alcool aiuta a prevenire il Covid-19? Se per qualcuno possono sembrare domande banali, per altri evidentemente non lo sono poiché piene sono le bacheche di domande di questo tipo. Mettere il naso al di fuori della propria bolla ha questo effetto: aprire un ampio ventaglio di competenze e di umanità, tra le maglie della quale si coltivano timori, paure irrazionali e pulsioni che poi diventano un attrito per l’intera collettività.
Ecco dunque le FAQ che Facebook propone sui dubbi principali:
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Mark Zuckerberg nella giornata di ieri ha annunciato che intende spingere pesantemente sulla campagna vaccinale, cercando di aiutare i singoli a trovare tutte le informazioni utili per capire quale sia il polo vaccinale a cui fare riferimento affinché si proceda con la massima solerzia a beneficio di tutti. Troppo tardi, troppo poco? Forse. Peraltro tutto ciò accade nel giorno stesso della sospensione del vaccino AstraZeneca, che in Europa ha sicuramente un forte impatto.
Resta la bontà dell’iniziativa e la necessità di far fronte comune su questa battaglia. A partire da Facebook, passando da Instagram e senza tralasciare FAQ che, per assurde che possano essere, altro non sono se non lo specchio della società che si affaccia sui social network in tutta la propria naturalezza.