L’India è in ginocchio. Il Paese sta vivendo la più grave ondata di Covid-19 da inizio pandemia ad oggi, con un picco di casi giornalieri che continua a crescere e che ha ormai raggiunto quota 350 mila. Aumentano di conseguenza la pressione sugli ospedali (ormai al collasso) ed i decessi, con le prime tumulazioni in strada per l’impossibilità di gestire una situazione diventata tanto grave in così poco tempo.
Anche Google in aiuto dell’India
A tendere la mano all’India non ci sono soltanto Europa e Stati Uniti, ma anche un gruppo come Google ha annunciato in queste ore un impegno speciale e dedicato. Non è un caso: l’amministratore delegato di Mountain View, Sundar Pichai, è infatti originario di Madurai, all’estremo sud della penisola indiana.
L’impegno di Google è anzitutto economico, aprendo immediatamente un fondo in aiuto delle famiglie in difficoltà: immediato lo stanziamento complessivo di 20 milioni di dollari, in parte diretto all’UNICEF per il supporto medico sul territorio e l’approvvigionamento di ossigeno (vero punto dolente dell’attuale situazione dell’assistenza medica). Ulteriori 500 mila dollari sono stati messi a disposizione invece dall’intervento spontaneo di 900 dipendenti Google.
A tutto ciò si aggiunge il supporto informativo che il gruppo sta fornendo tramite il motore di ricerca, Google Maps e YouTube: fornendo approfondimenti e schede informative tramite le proprie pagine, Google tenta do stimolare comportamenti di protezione virtuosi che possano favorire il rallentamento di una curva di crescita che si è ormai fatta drammatica, facendo sfuggire di mano la pandemia in un Paese che l’aveva gin qui gestita addirittura meglio di quanto previsto.
Anche la nostra community Google e le sue famiglie stanno subendo un devastante impatto. Abbiamo chiesto loro cosa avremmo potuto fare di più come azienda per assicurarci che tutte le persone avessero potuto avere le informazioni e il supporto di cui hanno bisogno.
Le informazioni sono diramate in inglese e otto lingue ulteriori, favorendo dunque la localizzazione e mettendo in fila tutto quanto utile sapere per trovare centri di cura, per ottenere vaccini o per maturare una migliore consapevolezza sulle modalità di trasmissione del Coronavirus.
La situazione indiana è un monito per tutto il mondo, sia per chi è ancora mani e piedi dentro la pandemia, sia per chi fin qui l’ha soltanto sfiorata. La crescita esponenziale è tornata a farsi sentire proprio nei mesi in cui i vaccini hanno iniziato a circolare ed il supporto informativo per favorire i comportamenti responsabili delle persone è il maggior investimento che si possa fare sempre e comunque.