Si, esatto, mani in alto, ammettiamo: il titolo è un esplicito, volontario e spudorato clickbait. Ma il motivo è esattamente questo: attirare sull’articolo chi si fa attrarre dai “quello che non ci dicono” significa poter far notare che magari qualcosa non ce lo dicono, ma moltissime cose basterebbe andarsele a cercare per poterle vedere, sapere e capire. In caso contrario si è semplicemente misere vittime della propria inerzia, nonché del facile gioco strumentale di alcuni media.
Oggi, nel giorno della timida riapertura, nel giorno in cui l’Italia affronta l’esame della responsabilità con indosso mascherine e prudenza, attraverso pochi click è possibile fare una fotografia di quella che è stata la “Fase 1”. Sarà sulla base di queste evidenze che potremo giudicare la “Fase 2” e programmare l’auspicata “Fase 3”.
Quello che non ci dicono: tutti i dati
Prima di accomodarsi sul guanciale del “non ci dicono”, si può partire dai dati grezzi per capire se ci sia quel che fa al caso proprio. Qui, ad esempio, è disponibile un ampio elenco di riferimenti utili per attingere ai database fondamentali di questa pandemia e del suo sviluppo in Italia. Come noto, i dati sono stati una delle cose più contestate – in Italia come all’estero – in questi mesi: metodi non sempre chiari, non sempre lineari, a volte anche poco trasparenti, tutti validi argomenti per chi vorrebbe una fotografia veritiera della realtà. Tuttavia questa è esattamente la cosa più preziosa che abbiamo a disposizione e sulla quale è possibile basare idee, opinioni e argomentazioni su quanto sta accadendo.
Un unico spazio per i dati sulla situazione italiana per l’emergenza Covid-19
L’elenco, predisposto in collaborazione con la “Task force italiana per l’utilizzo dei dati contro l’emergenza Covid-19“, prevede riferimenti quali:
- Andamento nazionale: dataset sull’andamento nazionale dell’evoluzione della pandemia COVID-19;
- Mappa dei materiali distribuiti: il sistema “Analisi Distribuzione Aiuti” (ADA), aggiornato in tempo reale e dedicato a dispositivi ed apparecchiature per il contrasto al Coronavirus, distribuiti ogni giorno dalla Protezione Civile alle Regioni e alle Province autonome per fronteggiare l’emergenza;
- Sorveglianza integrata: dashboard e report sulla sorveglianza integrata COVID-19 in Italia;
- Caratteristiche dei pazienti deceduti: report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 in Italia;
- Analisi statistica dei dati: dashboard fatta di mappe e tabelle messe a disposizione dell’Unità di Crisi Covid19 interna al’INFN per una analisi statistica dei dati forniti quotidianamente dalla Protezione Civile sulla diffusione della pandemia in Italia;
- Data Card OpenCoesione: Data Card su Salute e innovazione nelle politiche di coesione, progetti di telemedicina, fascicolo sanitario elettronico;
- Farmaci utilizzabili: informazioni aggiornate sui farmaci utilizzati al di fuori delle sperimentazioni cliniche, come quelli commercializzati per altre indicazioni che vengono resi disponibili ai pazienti, pur in assenza di indicazione terapeutica specifica per il COVID-19, sulla base di evidenze scientifiche spesso piuttosto limitate;
- Sperimentazioni cliniche: le sperimentazioni già autorizzate (data autorizzazione, nome dello studio e del farmaco in sperimentazione, promotore);
- Informazioni dall’ISTAT: riferimento ISTAT su dataset e informazioni statistiche dell’ISTAT nell’emergenza sanitaria. Include dati sulla salute e sulla demografia, dati economici sulla congiuntura, statistica territoriale.
Buona ricerca, buon lavoro, buona fase 2. E chi intende aiutare alla raccolta dati può “fornire un contributo immediato per la definizione di programmi di sorveglianza e intervento da parte delle autorità sanitarie“: è sufficiente compilare questo questionario.