COVID-19 Challenge: 500 progetti e un Glocal Phygital Innovation District

Più di 500 progetti per la COVID-19 Challenge

La massiccia partecipazione alla COVID-19 Challenge ha spinto gli organizzatori alla creazione di un Glocal Phygital Innovation District.
Più di 500 progetti per la COVID-19 Challenge
La massiccia partecipazione alla COVID-19 Challenge ha spinto gli organizzatori alla creazione di un Glocal Phygital Innovation District.

A due mesi dalla presentazione dell’iniziativa oggi la conferma del successo ottenuto dalla COVID-19 Challenge: la call promossa da Università Campus Bio-Medico di Roma e Marzotto Venture Accelerator con il supporto di importanti partner come Cisco, Enel, FSTechnology, Invitalia, TIM e Unicredit ha registrato una grande partecipazione con oltre 500 progetti inviati da ogni parte del mondo.

COVID-19 Challenge: dalla call alla Open Innovation

L’obiettivo originale era quello di supportare la creazione di soluzioni in due ambiti (Life Science e Smart Cities and Communities) dedicate alla gestione della delicata fase post-emergenziale nei contesti sanitario, economico e sociale. Il feedback è stato però tanto positivo da spingere gli organizzatori a trasformarle in una piattaforma permanente di Open Innovation all’interno della quale continuare a dare spazio alle idee proposti da team di ricerca, spin-off, startup e PMI sul modello HUB & SPOKE, dedicato a Life Science&Bioeconomy e Smart Cities&Communities, un Glocal Phygital Innovation District. Così Roberto Guida, Amministratore Delegato di Marzotto Venture Accelerator, descrive il progetto.

L’idea è quella di creare un vero e proprio distretto dell’innovazione aperta specializzato negli ambiti Life Science & Bioeconomy e Smart Cities & Communities. Grazie alla stretta collaborazione tra università e Venture Capital, affiancato da Big Corporate con modelli di Open Innovation spinti nel ruolo di Main Partner, nasce una piattaforma phygital di Knowledge Innovation capace di accelerare i processi di maturazione e sviluppo dei migliori progetti innovativi.

Ecco come si suddividono in termini percentuali le centinaia di idee ricevute:

  • piattaforme e sistemi di tracciamento, monitoraggio e telemedicina (25%);
  • tecnologie e sistemi di diagnostica e cura (10%);
  • sistemi e dispositivi di protezione (18%);
  • piattaforme di smart working e collaboration (12%);
  • piattaforme e app per attività economiche, e-commerce e logistica (15%);
  • soluzioni a supporto dei servizi per cittadino, e-learning, social engagement (20%).

Al termine del processo di valutazione le proposte migliori saranno premiate con l’assegnazione di una somma pari a 5 milioni di euro in servizi e finanziamenti (equity e loan). Per il futuro non si esclude l’ipotesi di salire a 20 milioni di euro grazie alla disponibilità di nuovi soggetti finanziari.

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Pubblicato il
18 giu 2020
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