L’impegno di Bill Gates e della moglie Melinda nella lotta a COVID-19 vede oggi la Fondazione staccare un assegno da 150 milioni di dollari destinato alla produzione di vaccini per 92 paesi del mondo in difficoltà economiche. Grazie a questa nuova iniezione di denaro il Serum Institute of India potrà rendere accessibile una singola dose a 3 dollari.
Coronavirus: vaccini per i paesi più poveri finanziati da Bill Gates
Sarà ovviamente prima necessario che uno dei progetti di ricerca attuali si dimostri efficace nel contrastare la trasmissione del coronavirus. Così l’ex CEO e co-fondatore di Microsoft descrive la finalità dell’ennesimo sforzo economico messo in campo a tal fine.
I ricercatori stanno compiendo importanti progressi nello sviluppo di vaccini sicuri ed efficaci per COVID-19. Però, assicurare che tutti possano accedervi il prima possibile richiederà incredibili ritmi di produzione e una rete globale per la distribuzione.
La collaborazione vede parte attiva Gavi (Vaccine Alliance), organizzazione non profit attiva a livello globale per vaccinare i più piccoli contro le patologie più gravi e debilitanti. L’altra realtà citata da Gates è CEPI (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations), anch’essa non profit impegnata su progetti di ricerca legati alle malattie emergenti.
Questa collaborazione mette a disposizione del mondo intero due cose: la potenza dell’India nel settore della produzione e la catena di fornitori di Gavi. È solo un inizio. Organizzazioni come Gavi e CEPI necessitano di molto più supporto per semplificare lo sviluppo e la consegna di centinaia di milioni (o forse miliardi) di vaccini entro il prossimo anno.
L’obiettivo è ambizioso: arrivare a fornire fino a due miliardi di dosi di vaccino anti-coronavirus entro la fine del prossimo anno. Teorie del complotto permettendo.