I grandi cambiamenti strutturali e organizzativi avviati da AMD negli ultimi due anni sembrano finalmente portare i loro frutti. Nel corso del primo trimestre dell’anno, relativamente al mercato dei processori per PC, la società di Sunnyvale ha messo a segno un +4,6 per cento rispetto al precedente trimestre, e per la prima volta dopo 15 mesi è tornata a guadagnare su Intel . Positivo anche il risultato di VIA, che ha fatto segnare un +0,4 per cento.
I dati provengono dalla celebre società di analisi IDC, secondo la quale AMD detiene ora una quota del 22,3 per cento contro il 77,3 di Intel . Dal momento che le due aziende, insieme, rappresentano il 99,6 per cento del mercato delle CPU per PC, quando una guadagna l’altra cala necessariamente in proporzione: lo scorso trimestre, infatti, Intel ha registrato una perdita del 4,7 per cento.
Il segmento in cui AMD ha fatto meglio è quello mobile , che l’ha vista crescere del 4,7 per cento e raggiungere una quota complessiva del 15. Al contrario, Intel ha perso il 4,7 per cento e ha visto ridursi la propria quota globale all’84,3. Nel segmento desktop , dove i processori di AMD rappresentano il 29,8 per cento del mercato, la casa di Sunnyvale è invece cresciuta del 3,8 e Intel ha perso il 3,9.
Notizie meno buone, per AMD, dall’ambito server/workstation : qui la mamma di Opteron ha infatti visto ridursi la propria quota dell’1,2 per cento, valore registrato invece da Intel col segno più.
Ciò che più ha influenzato la scarsa performance di Intel è stato il processore Atom, le cui vendite sono crollate, nello scorso trimestre, del 33 per cento . Non è banale trovare una giustificazione ad una tale e repentina flessione, soprattutto perché le vendite di netbook, nel frattempo, non sono affatto calate. A determinare questo picco negativo, secondo gli analisti, sono probabilmente i meccanismi di approvigionamento dei grandi produttori, e il fatto che Intel sia stata forse un po’ troppo ottimista nel pianificare i volumi produttivi di Atom. Certamente tale calo non può essere imputato alle CPU ARM, visto che i netbook basati su tali chip sono ancora in gran parte progetti sulla carta.
Al di là del confronto sui numeri tra AMD e Intel, IDC afferma che nel primo trimestre del 2009 il mercato globale dei processori per PC ha continuato la sua corsa verso il basso, calando del 10,9 per cento rispetto al trimestre precedente e del 13 rispetto allo stesso periodo del 2008. Insieme alle unità vendute si sono ridotti anche i profitti, soprattutto se confrontati con quelli del primo trimestre 2008: in questo caso il calo è stato di oltre il 25 per cento.