L’avevano promesso un paio di anni fa e alla fine ci sono riusciti: Tilera, azienda fondata da alcuni ricercatori del MIT, ha realizzato il primo processore 64bit da 100 core per applicazioni generiche, caratterizzato da consumi ridottissimi e destinato ai server per cloud computing.
La progettazione dell’intricata architettura interna che caratterizza la nuova famiglia di CPU è partita dall’abbattimento di una serie di ostacoli alla coerenza e alla rapida trasmissione dei dati tra i singoli core, ed è stata accompagnata da una migliore condivisione delle cache, secondo gli standard delle tecnologie TileDirect e DDC sviluppate internamente da Tilera.
Il risultato è una CPU da 1.5GHz che economizza in maniera intelligente su ogni singolo watt, ripartendolo sensatamente tra i core in uso. Questo per quanto riguarda il più potente della famiglia, cioè il processore Tile-Gx 3100 da 100 core, ma la gamma comprende anche array da 36 e 64 core dalle performance altrettanto affidabili.
Ovviamente il cloud computing sembra essere la migliore opportunità per lo sfruttamento appropriato di queste nuove soluzioni. La startup tiene a precisare che la versatilità dei Tile-Gx, in grado di far girare Linux e la stragrande maggioranza degli attuali software open source, non è contemplata dai processori Intel Sandy Bridge.
Roberto Pulito