Craccato il sito Alcatel.it

Craccato il sito Alcatel.it

Sull'episodio sta ancora indagando l'azienda. La firma lasciata dal cracker che ha realizzato il buco induce a pensare che sia lo stesso autore di numerosi altri cracking sulla Rete
Sull'episodio sta ancora indagando l'azienda. La firma lasciata dal cracker che ha realizzato il buco induce a pensare che sia lo stesso autore di numerosi altri cracking sulla Rete


Roma – Bucato il sito della divisione italiana di Alcatel, Alcatel.it, l’importante multinazionale delle telecomunicazioni e della produzione di soluzioni per il settore. L’incursione è avvenuta nella giornata di martedì, quando la home page del sito è stata sostituita dal cracker che lo ha attaccato con una pagina bianca e una sola riga di testo:

“OWN3D by prime suspectz……..Admin nothing was deleted !!!”

Nel testo, che avverte l’amministratore di sistema che nessun danno sarebbe stato fatto ai server, si trova la firma dell’autore del cracking, “prime suspectz”.

Allo stesso modo si è firmato un cracker che aveva compiuto numerosissime incursioni su server di grandi aziende e organizzazioni internazionali negli ultimi mesi. In particolare “prime suspectz” si sono firmati gli autori, o l’autore, del buco sul sito della divisione australiana di Samsung, che risale al giorno precedente al cracking Alcatel, sul sito della Hitachi danese e su quello della Epson messicana. Altre “vittime” sono state banche e aziende elettriche di diversi siti nel Mondo.

Va detto che in tutti gli attacchi che portano questa firma nessun danno permanente pare sia stato causato ai sistemi. In alcuni casi il cracker avrebbe lasciato chiari indizi sulla tecnica utilizzata per accedere, un modo per “consigliare” i manager della sicurezza di queste importanti aziende sulle procedure da intraprendere per alzare il livello di “security”.

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Pubblicato il
23 nov 2000
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