Il giudice dell’Ufficio Marchi e Brevetti statunitense ( USTPO ) ha respinto la richiesta di registrazione del marchio “Crackberry” in quanto creerebbe confusione con i prodotti della canadese RIM.
Il produttore di BlackBerry aveva chiesto al Trademark and Trial Appeal Board dell’Ufficio Marchi e Brevetti statunitense di rifiutare la registrazione del marchio “Crackberry” destinato a coprire il settore dell’abbigliamento e quello dei servizi Internet in quanto avrebbe inevitabilmente, secondo la canadese , creato confusione con i suoi prodotti.
Mentre Crackberry si appellava alla libertà di parola e di parodia , il giudice ha dato ragione a RIM: d’altronde il nome in questione era già stato adottato fin dal 2000 come termine gergale proprio per prendere in giro i BlackBerry e nel 2006 era stato anche selezionato tra le “Parole dell’anno” dallo staff del New World Dictionary di Webster. (C.T.)