Cracker entra e ruba email da spammare

Cracker entra e ruba email da spammare

Dopo i virus e i cavalli di troia ora c'è anche chi, per catturare indirizzi da bombardare di immondizia, decide di fare da sé. Basta craccare il server giusto e il gioco è fatto
Dopo i virus e i cavalli di troia ora c'è anche chi, per catturare indirizzi da bombardare di immondizia, decide di fare da sé. Basta craccare il server giusto e il gioco è fatto


Roma – Chissà con quale spirito i dirigenti dell’agenzia di viaggi online Orbitz hanno fatto sapere al mondo che ignoti si sono intrufolati nei propri sistemi informatici per catturare decine, forse centinaia di indirizzi email di clienti dell’agenzia.

Chissà, perché è difficile difendere l’immagine di un’agenzia che online svolge le proprie transazioni, che accetta carte di credito e che ammette di essere stata violata. Ma è proprio quello che è successo, come confermato persino dalla polizia federale americana .

Gli spammer, insomma, sembrano proprio pronti a tutto pur di accaparrarsi indirizzi su cui sparare la propria immondizia non richiesta. Ci hanno provato, riuscendoci, diffondendo virus che trasformano le macchine colpite in nodi sparaspam , ci sono riusciti con cavalli di troia e affini e ora si esibiscono andando direttamente sui server altrui a prelevare gli indirizzi. In questo caso l’obiettivo dev’essere stato una tentazione irresistibile, visto che sono quasi 18 milioni gli utenti che si sono iscritti, negli anni, ai servizi di Orbitz.

“Un piccolo numero di clienti – hanno spiegato quelli di Orbitz – ci ha informato di aver ricevuto spam da sconosciuti che hanno utilizzato indirizzi usati con Orbitz prelevati illegalmente”. Secondo Orbitz, inoltre, non vi sarebbe stata compromissione dei numeri di carte di credito, delle password o di altri dati personali dei clienti.

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Pubblicato il
31 ott 2003
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