“Se credi che Dio compia miracoli, devi chiederti se anche Satana abbia qualche asso nella manica”. Dalla popolare serie televisiva Dexter , una citazione sinistra sulla homepage del sito sovietico exposed.su ha annunciato l’ennesima offensiva cracker contro un gruppo di politici e celebrità statunitensi. Dalla first lady Michelle Obama al vice-presidente Joe Biden, dalla popstar Beyoncé a Mel Gibson .
La lista delle vittime è piuttosto nutrita, comprendendo il capo della polizia di Los Angeles Charlie Beck insieme alla biondissima ereditiera Paris Hilton. I cracker hanno pubblicato diverse informazioni personali – numeri di telefono, indirizzi fisici, date di nascita, numeri di previdenza sociale – la cui validità è stata solo parzialmente verificata con un controllo incrociato nei database pubblici degli Stati Uniti.
Lo stesso dipartimento di polizia di Los Angeles ha immediatamente avviato le indagini in collaborazione con gli agenti del Federal Bureau of Investigation (FBI). Si teme una cyberincursione dall’ex-Unione Sovietica , come ovviamente suggerito dal suffisso .su (che sta per “soviet union”, nazione dissoltasi ma che sopravvive nel Web) del dominio dove sono stati pubblicati i dati personali di politici e celebrità.
Stando alle prime ricostruzioni dell’attacco, i presunti cracker sovietici avrebbero preso il controllo dei database gestiti dal sito annualcreditreports.com , un servizio pubblico gratuito che permette ai cittadini statunitensi di scaricare una copia del proprio rapporto annuale sul rimborso delle tasse attraverso l’inserimento online di informazioni personali come la data di nascita o il numero di previdenza sociale.
In realtà la stessa piattaforma prevede una serie di risposte a scelta multipla come ulteriore misura di sicurezza per il successivo accesso a informazioni personali e fiscali più dettagliate, ma “abili hacker” avrebbero preso il controllo dei database di annualcreditreports.com per poi sgraffignare i dati relativi a celebrità come Britney Spears o all’attuale direttore dell’FBI Robert Mueller.
La nuova ondata di furti di informazioni personali e defacement – la pagina Facebook del Generale Colin Powell è stata compromessa dal misterioso Guccifer , già all’opera contro la famiglia Bush con il rilascio di fotografie e messaggi privati di posta elettronica – ha colpito la politica statunitense proprio mentre il Presidente Barack Obama incontra i CEO delle aziende high-tech per un meeting urgente sulla prevenzione delle incursioni di questo tipo.
Mauro Vecchio