La relazioni considerate troppo torbide dalle istituzioni statunitensi continueranno a innescarsi con la mediazione degli annunci di Craigslist, le inserzioni in cui si offrono e cercano prestazioni sessuali non scompariranno dalla bacheca online. Semplicemente, si trasferiranno. E saranno scandagliate una per una dallo staff di revisori del portale. Questo è il bilanciamento proposto da Craigslist alle autorità statunitensi.
Sono stati in molti, da frotte di procuratori generali di numerosi stati e a zelanti sceriffi , a mostrarsi impensieriti dal mercimonio di corpi ospitato da Craigslist. Sordidi intrecci si ordirebbero fra le pagine degli annunci, rapporti che, testimoniano i media, sfocerebbero in violenze e omicidi.
Per questo motivo le autorità statunitensi avevano posto a Craigslist un ultimatum: nonostante il portale già cooperasse con la giustizia e arginasse gli inserzionisti animati da cattive intenzioni con un sistema di autenticazione, i procuratori generali chiedevano che i responsabili del servizio procedessero alla rimozione di tutta la sezione destinata al pubblico adulto . Fuori il materiale pornografico, nonostante la barriera d’accesso della verifica dell’età per allontanare i minori, fuori tutto ciò che abbia a che fare con la prostituzione: questo è quanto chiedevano le istituzioni sotto la minaccia di un’indagine, nonostante un’ eccezione al Communications Decency Act statunitense stabilisca che chi ospita contenuti postati dagli utenti non sia responsabile di vigilare su quanto caricato.
Hanno ottenuto da Craigslist una collaborazione consistente: verranno rimosse tutte le inserzioni a sfondo erotico postate fino a questo momento, ma la piattaforme non rinuncerà ad ospitare quelle più pruriginose. Continuerà a dare spazio ai cittadini adulti e consenzienti, ma farà transitare gli annunci in una sezione appositamente istituita . Allo spazio dedicato ai “servizi erotici” si sostituirà lo spazio dedicato ai “servizi per adulti”. Craigslist continuerà a raggranellare 10 dollari per inserzione e 5 dollari per ogni ripubblicazione, ma non agirà da lenone della rete: le entrate continueranno ad essere travasate in opere di bene, al netto delle spese necessarie a mantenere l’infrastruttura e a retribuire i collaboratori che ora opereranno con ancor più energia. Lo staff di Craigslist agirà da moderatore della sezione per adulti: tutti gli annunci verranno esaminati per verificare che aderiscano alle legge dei singoli stati, le inserzioni che le violassero non verranno pubblicate.
Ma le autorità non si dimostrano soddisfatte: la richiesta imposta dal procuratore generale del South Carolina Henry McMaster, intenzionato insieme agli altri attorney general a farsi portavoce di istanze di elettori inquietati, non verrà deposta. McMaster sostiene che Craigslist si limiterà a far transitare i contenuti: il monitoraggio non sembra essere sufficiente a smantellare quello che le stesse autorità avevano definito un postribolo. Concorda il procuratore del Connecticut Richard Blumenthal: la mossa di Craigslist non rappresenta una soluzione definitiva al problema. A concordare sono anche gli operatori del mercato del sesso: gli annunci erotici migreranno altrove in rete, ma non si estingueranno.
Nemmeno coloro che operano a difesa dei diritti dei cittadini della rete di mostrano soddisfatti: “il Primo Emendamento – ricorda EFF – consente agli operatori di siti web di decidere autonomamente quale tipo di manifestazione del pensiero che intendono permettere”.
Gaia Bottà