La creazione del metaverso è il nuovo obiettivo a lungo termine di Mark Zuckerberg. Il Chief Technology Officer di Meta e capo della divisione Reality Labs, Andrew Bosworth, ritiene però che la moderazione dei mondi virtuali sia un compito quasi impossibile. Questa osservazione è contenuta in un memo inviato ai dipendenti nel mese di marzo e letto dal Financial Times.
Il metaverso può essere un ambiente tossico
Meta investirà 10 miliardi di dollari nella creazione della nuova piattaforma. Bosworth ha evidenziato che il metaverso può essere un ambiente tossico, soprattutto per le donne e le minoranze. Ciò rappresenterà per l’azienda un sfida difficile, se non impossibile, in quanto sarà necessario monitorare in tempo reale miliardi di interazioni nel mondo virtuale.
In effetti, come affermano molti esperti del settore, se Facebook non è in grado di moderare l’attuale social network, difficilmente riuscirà a moderare una piattaforma più complessa. Il punto di partenza potrebbe essere il sistema utilizzato in Horizon Worlds. Sul visore VR vengono registrati (e successivamente sovrascritti) alcuni minuti di ciò che succede nel mondo digitale, in modo da verificare eventuali violazioni delle regole, quando arriva una segnalazione dagli utenti. Ma come spiega lo stesso Bosworth, non è possibile registrare all’infinito, sia per motivi di privacy che per vincoli hardware (lo spazio di storage è limitato).
Quasi certamente verrà sfruttata al massimo l’intelligenza artificiale, ma diversi casi hanno dimostrato che la tecnologia non è sempre efficace per bloccare la diffusione di contenuti vietati o individuare rapidamente comportamenti “tossici”. Meta potrebbe anche implementare regole e controlli più rigidi, come quelli di App Store, ma in questo modo la piattaforma non sarebbe più aperta e interoperabile.
La creazione del metaverso e la risoluzione dei problemi associati non sono compiti da affidare ad una singola azienda. Meta ha infatti chiesto la collaborazione di partner industriali, esperti, governi, istituzioni accademiche e varie authority.
In attesa del metaverso di Mark Zuckerberg, il Chief Visionary Officer Zack Mossbergsson ha presentato l’Icelandverse, per il quale non serve nessun visore per la realtà virtuale.
Some said an open-world experience this immersive wasn’t possible. But it’s already here. And you don’t even need silly VR headsets.
Introducing, ✨Icelandverse✨#icelandverse pic.twitter.com/b1cf1REKl9
— Inspired by Iceland (@iceland) November 11, 2021