Aymeric Roux dell’Università di Lilla ha lavorato, insieme ad alcuni colleghi, sulle bolle (di sapone) e sulla loro resistenza, cercando di capire come fare per crearne una resistente e duratura. L’esperimento, che potrebbe sembrare sciocco, in realtà potrebbe trovare utilizzi molto interessanti su tanti campi, e la scoperta fatta dal team ne è la prova. I ricercatori hanno creato una bolla capace di resistere 465 giorni, un tempo davvero lungo se pensiamo che quelle fatte col sapone soffiando di solito durano pochi secondi.
L’esperimento ha visto la creazione di 3 bolle diverse: una fatta di sapone, una con del gas e acqua, e l’ultima con gas, acqua e glicerolo. La prima è esplosa dopo un minuto, la seconda dopo un po’ di tempo in più (grazie al fatto che le particelle di plastica hanno evitato lo sgocciolamento) ma quella che ha battuto il record è stata l’ultima (grazie al fatto che il glicerolo ha evitato l’evaporazione dell’acqua).
La bolla può perdurare da 5 settimane fino a 465 giorni, più di un anno
Non è la prima volta che un progetto simile viene portato avanti: un fisico francese nel 2016 ha lavorato ad un modello teoretico riguardante il meccanismo di produzione attraverso un soffio delle bolle di sapone.
Nel 2018 alcuni matematici della New York University avevano cercato di creare la bolla perfetta, misurando ogni dettaglio così da capire quali potrebbero essere le condizioni migliori per far sopravvivere una bolla di sapone.
Nel 2020 alcuni fisici avevano però teorizzato che, con dei polimeri diversi, la bolla avrebbe resistito di più, permettendo di crearne di più grandi. Il vero problema di queste bolle rimane però la longevità: nonostante tutto, le varie problematiche dovute all’evaporazione e alla resistenza portano la loro distruzione nel breve periodo. Non sarà il metodo più convenzionale per creare una bolla di sapone, ma di certo è particolare pensarne una che è rimasta “intera” per più di 1 anno.