Il credito d’imposta – citando il sito web ufficiale dell’Agenzia delle Entrate – è «un’agevolazione destinata agli imprenditori o lavoratori autonomi» che hanno utilizzato il POS per accettare pagamenti elettronici. Introdotto con la legge 157/2019, permette quindi di richiedere un credito d’imposta del 30% sui costi di commissione per i servizi di pagamento digitali.
Il decreto fiscale 99/2021 ha previsto un aumento di questo credito, dal 30% al 100% per le commissioni pagate nel periodo dal 1 luglio 2021 al 30 giugno. Sempre, naturalmente, se l’esercente rispetti determinati requisiti. Se sei un cliente myPOS – o stai pensando di diventarlo – ecco come richiedere il credito d’imposta e quali sono i requisiti necessari per presentare domanda.
A chi è destinato il credito d’imposta?
Il credito d’imposta del 30% è un’agevolazione rivolta alle attività che mettono a disposizione un servizio di pagamento tracciabile e che nell’anno precedente abbiano fatturato massimo 400 mila euro. Quello del 100%, invece, è riservato agli esercenti con terminali di pagamento collegati a registratori telematici e che abbiano accumulato ricavi e compensi per un importo inferiore ai 400 mila euro.
Fare richiesta è semplicissimo: basta compilare l’apposito modello F24 dell’Agenzia delle Entrate in cui si dichiarano i costi di commissione pagati ai prestatori di servizi di pagamento. Anche myPOS, in quanto prestatore di servizio, permette ai suoi utenti di usufruire del bonus POS: ciò non cambierà nulla sulle commissioni, che rimarranno invariate all’1,20% + 0,05 euro.
Perché scegliere un POS mobile myPOS senza canone
Terminali completamente autonomi, che non necessitano di essere collegati a nessun altro dispositivo per accettare i pagamento. Ma soprattutto: senza canone mensile né annuale, solo il costo una tantum del dispositivo e le commissioni per transazione. Parliamo di myPOS, una piattaforma innovativa nel settore dei pagamenti elettronici, che permette a chiunque di adeguarsi alla normativa senza l’obbligo di affidarsi a un istituto bancario o di aprire un conto corrente per l’utilizzo.
Il denaro ricevuto da un pagamento elettronico, infatti, con myPOS vengono istantaneamente accreditati all’interno di un conto esercente multi-valuta con IBAN dedicati e da qui possono essere trasferiti altrove. I terminali myPOS sono dotati di connettività internet gratuita grazie alla scheda SIM inclusa nel prezzo – ma è disponibile anche la connessione via Wi-Fi – e sono in grado di accettare qualsiasi tipologia di pagamento. I costi partono da un minimo di 39 euro e le commissioni per transazione sono pari a 1,20% è 0,05 euro per tutte le soluzioni proposte dal servizio.
myPOS è la soluzione più adatta per coloro che cercano un POS mobile, senza canone mensile o annuale, con buone commissioni per transazione e che vogliano richiedere il credito d’imposta in sicurezza. A questo link puoi visualizzare l’ampia gamma di terminali a disposizione e tutte le caratteristiche incluse.