Una ricerca condotta nel Regno Unito certifica ciò che di fatto è già sotto gli occhi di tutti: sempre più persone guardano al mondo criptovalute con la prospettiva di un investimento. Seppur riferito a un territorio specifico, lo studio fotografa un trend che potremmo senza timore di smentita definire globale, come testimonia l’interesse nei confronti di Bitcoin, Ethereum e delle altre monete digitali, cresciuto in modo importante e ovunque nell’ultimo periodo.
Crypto: interesse e consapevolezza nella ricerca UK
Nel solo territorio britannico, 2,3 milioni di cittadini già si sono cimentati nel trading di questi asset (erano 1,9 milioni un anno fa). A predicare cautela è il commento di Financial Conduct Authority allo studio: c’è scarsa conoscenza degli strumenti e molti corrono il rischio di imbattersi loro malgrado nelle conseguenze poco piacevoli legate al rischio volatilità, con buona pace per i loro risparmi. Queste le parole del direttore esecutivo Sheldon Mills, che va dritto al punto.
Se i consumatori investono in questo tipo di prodotti, devono essere preparati a perdere tutti i loro soldi.
Di gran lunga inferiore l’interesse maturato nei confronti delle stablecoin: l’88% di chi ha messo mano al portafogli collegandosi a un exchange non ne ha mai possedute.
Qualche altra statistica degna di essere sottolineata: la percentuale di coloro che ritengono la conversione del proprio denaro in BTC o altre monete digitali un azzardo è scesa dal 47% al 38% e chi ha messo nel proprio wallet una o più crypto ne controlla in media un equivalente pari a 300 sterline (circa 350 euro al cambio), in aumento rispetto alle 260 sterline (304 euro) del 2020. Ancora, gli uomini sembrano più propensi, l’età media si aggira intorno ai 35 anni.