In un mercato sempre più crittografico, anche l’Europa sente la pressione di una sfida importante da affrontare. L’adozione delle criptovalute sta avanzando senza sosta e, che se ne dica, nonostante l’inverno crittografico sempre nuovi utenti acquistano asset digitali.
Non ci sono dubbi, quindi, che le istituzioni cerchino un modo per controllare tutto questo sviluppo. La speranza è sempre quella che l’obiettivo non sia quello di fermare l’innovazione, ma di dare delle linee guida. Proprio di questo si sta parlando in Europa.
Infatti, la Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato di essere al lavoro per la realizzazione di un quadro normativo per regolamentare le criptovalute. Il regolatore, stando a quanto dichiarato, avrebbe confermato di essere in dirittura d’arrivo con diverse normative sia a livello europeo che internazionale.
Criptovalute e regolamentazione: la BCE sta arrivando al traguardo
Continuano i lavori che porteranno la Banca Centrale Europea a stabilire un quadro normativo per le criptovalute. L’idea è quella di fornire una regolamentazione unificata che possa sostituire la grande varietà ora presente in tutti i Paesi Europei. In merito alle tematiche in questione la BCE ha spiegato:
Attualmente non esiste un quadro normativo armonizzato che disciplini le attività e i servizi di criptovalute nell’Unione Europea. È in questo contesto che la Banca Centrale Europea sta adottando misure per armonizzare la valutazione delle richieste di licenza.
Ciò cambierà con la finalizzazione di diverse iniziative normative a livello europeo e internazionale.
Ovviamente, uno spazio importante lo occupano i rischi delle criptovalute. Quelli che sembrano interessare maggiormente la Banca Centrale Europea sono quelli di tipo operativo e informatico. Non manca comunque una certa apprensione nei confronti dell’estrema volatilità degli asset digitali, perciò il regolatore ha affermato:
Le criptovalute puntano i riflettori su alcuni tipi di rischio, a cominciare dai rischi operativi e informatici, e anche la BCE sta lavorando per valutarli.
La speranza è che questo non porti a una “caccia alle streghe” nella criptosfera. Tre esponenti della BCE sostengono che Bitcoin costerà caro alla società. Nondimeno, non è di certo rassicurante ricordare le parole della Presidente Christine Lagarde che, lo scorso giugno, aveva definito le criptovalute dei “rischi reali per la stabilità finanziaria“:
Ciò sarebbe particolarmente vero – continua Lagarde – se la rapida crescita dei mercati e dei servizi di criptovalute continuasse e l’interconnessione sia con il settore finanziario tradizionale che con l’economia in generale fosse intensificata.
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