Criptovalute: la Cina forma una task force per scovare i miner nel Paese

Criptovalute: la Cina forma una task force per scovare i miner nel Paese

Continua la linea dura della Cina che ha formato una task force per scovare i miner di criptovalute ancora rimasti illegalmente del paese.
Criptovalute: la Cina forma una task force per scovare i miner nel Paese
Continua la linea dura della Cina che ha formato una task force per scovare i miner di criptovalute ancora rimasti illegalmente del paese.

La Cina non molla la presa e vuole a tutti i costi bannare definitivamente l’attività di mining nel suo Paese. Il motivo principale di questa sua azione repressiva riguarda l’importante utilizzo di energia elettrica, spesso pubblica, per minare le criptovalute. Questo però è quello che ha dichiarato il Governo denunciando che i miner pesano enormemente sull’inquinamento ambientale. Ovviamente sembra essere una motivazione di facciata. Resta comunque il fatto che la Cina continuerà la sua politica repressiva fino a quando non avrà eliminato il problema definitivamente. Una linea durissima, tanto che ha formato una task force per scovare tutti i miner nascosti ancora nel Paese.

La Cina vuole cacciare tutti i miner di criptovalute dal Paese

Proprio ieri è arrivata la notizia che la Cina ha intensificato la sua lotta nei confronti delle criptovalute, da settembre illegali nel Paese. Questo ha provocato un esodo di molti miner che hanno cercato asilo in Kazakistan, sovraccaricandone così la rete elettrica nazionale.

Tuttavia, un numero non imprecisato di miner sono rimasti in Cina e Pechino non vuole saperne, questi dovranno essere perseguiti penalmente, pagando multe salate per la loro irregolarità. Ecco perché il Governo Cinese ha deciso di unire tutte le forze di polizia nazionale realizzando una task force specializzata nel ricercare chi ancora mina criptovalute nel Paese.

Un rapporto di Sina Finance ha comunicato che queste forze speciali avrebbero raggiunto già ottimi risultati. Si parla di circa 20 raid in tutto il Paese che hanno scovato altrettante farm di criptovalute risalendo al loro indirizzo IP. Ecco quanto dichiarato sul social network cinese Baidu da Sina Finance in merito a una recente retata:

Un laboratorio mantiene il condizionatore acceso tutto il giorno e la notte per rinfrescarsi. Un totale di 4 minatori dotati di 32 schede grafiche sono posizionati nell’angolo vicino alla finestra e coperti da un armadio. Nella città di Wenzhou un dipendente temporaneo del college, ha usato tranquillamente i locali della scuola, l’elettricità e la rete per estrarre valuta virtuale. Un totale di 2,4 Ethereum sono stati minati in 4 mesi, con un profitto di circa 43.000 yuan. Jin Moumou pensava di aver progettato un gioco nascosto e ingegnoso, ma durante un’ispezione a sorpresa è stato tutto scoperto. L’ispettore al comando ha trovato questo laboratorio in base all’indirizzo IP, ha spostato l’armadio e seguendo il cavo di rete e ha trovato una fila di macchine per il mining in rapido movimento.

Fonte: Sina Finance
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Pubblicato il
17 dic 2021
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