Criptovalute: come affrontare la volatilità

Criptovalute: come affrontare la volatilità

Momenti di estrema volatilità sono inevitabili nel mondo delle criptovaluta, ma fortunatamente esistono metodi per affrontarli e superarli.
Criptovalute: come affrontare la volatilità
Momenti di estrema volatilità sono inevitabili nel mondo delle criptovaluta, ma fortunatamente esistono metodi per affrontarli e superarli.

La volatilità nel mondo delle criptovalute è una costante. Dai più esperti è vista quasi sempre come un’opportunità. Tuttavia, in quei momenti è anche indispensabile attenuare gli effetti sui portafogli di investimento.

Esistono infatti alcuni metodi che aiutano proprio in questo. Tra i questi, uno molto interessante è lo unit cost averaging. In questo articolo ne parleremo a fondo e vedremo anche come praticarlo quando ci si imbatte in situazioni di estrema volatilità.

Quando i prezzi calano è l’occasione per acquistare, ma è anche il momento per proteggere le proprie criptovalute. Il metodo sopra menzionato aiuterà anche i meno esperti a fare proprio questo. Non è difficile e si può mettere in pratica molto velocemente.

Ovviamente però occorre scegliere un exchange che offra la possibilità di fare unit cost averaging. Ad esempio Bitpanda è uno di questi. Aprendo un conto gratuito si avrà accesso alla sua piattaforma con la possibilità di attuare questo, ma anche altri metodi e funzionalità per guadagnare dalle criptovalute.

Criptovalute: cos’è lo unit cost averaging

La nascita dello unit cost averaging risale al 1949 quando Benjamin Graham ne ha parlato nel suo libro “L’investitore intelligente”. Alla sua nascita era stato definito come dollar cost averaging, ma siccome si può applicare a qualsiasi mercato, è stato rinominato unit cost averaging.

Per mettere in pratica questo metodo l’utente deve decidere una somma di denaro da destinare all’acquisto di un solo asset digitale. L’investimento deve avvenire su base regolare, settimanalmente o mensilmente, e per un lungo periodo di tempo.

In pratica, invece di investire una grande somma di denaro in un criptovaluta, con lo unit cost averaging si utilizzano piccole somme più frequenti con cadenza regolare. L’obiettivo è quello di ridurre il costo medio delle singole unità del token che sono state acquistate nel tempo.

Questa pratica di investimento non richiede che l’utente sia costantemente informato sull’andamento quotidiano di una criptovaluta, ma basterà conoscere le previsioni del suo trend nel lungo termine. Ad esempio, Bitcoin si presta molto bene per lo unit cost averaging.

Lo unit cost averaging attenua l’impatto della volatilità

L’effetto dello unit cost averaging è quello di attenuare i duri colpi inferti dalla volatilità delle criptovalute sui singoli investimenti quando questa gioca al ribasso. Nessuno può prevedere con esattezza l’andamento di un mercato, ma si può limitarne gli effetti.

Il vantaggio dello unit cost averaging è che, acquistando la stessa somma di denaro in criptovalute, nel lungo periodo avrai una media di spesa comunque interessante sul tuo acquisto. Grazie allo schema qui sotto riportato, realizzato da Bitpanda, è possibile comprendere meglio questo concetto.

criptovalute-unit-cost-averaging

In altre parole, quando il prezzo scende acquisterai una maggiore quantità di quella criptovaluta. Al contrario, quando sale ne acquisterai una quantità minore. Questo permetterà di equilibrare le perdite, compensandole, ma solo se lo unit cost averaging viene applicato con rigore.

Puoi sperimentare anche tu i vantaggi di questo metodo aprendo un conto gratuito su Bitpanda. Questo exchange ti permette di realizzare un piano di accumulo automatico collegato alla tua carta di credito o al tuo conto corrente. Sarai tu a decidere l’importo da investire in criptovalute e ogni quanto investirlo. Inoltre, potrai modificarlo o annullarlo in qualsiasi momento.

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Pubblicato il
2 giu 2022
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