Il Regolatore dell’Unione Europea – l’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (ESMA) – ha fatto sapere che sarà necessario quanto prima un quadro normativo urgente. Questo perché con l’aumento dell’inflazione si prevede che molti investitori cercheranno rifugio nelle criptovalute.
Buona o cattiva notizia? Dipende dai punti di vista, ma sicuramente dimostra, ancora una volta, che l’adozione delle criptovalute è in costante crescita. Nondimeno, l’obiettivo dell’ESMA è quello di unire le forze per realizzare una regolamentazione comune a tutti i Paesi membri.
Attualmente, infatti, ognuno gestisce le criptovalute in maniera privata. Invece, l’idea della UE è quella di portare ciascun membro a percorrere una direzione comune stabilita dal Regolatore. Quest’ultimo ha parlato di “squilibrio” per descrivere la situazione europea in merito.
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Criptovalute ed Europa: serve un quadro normativo unificato
L’unione fa la forza e l’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati sembra saperlo bene. Infatti, la scorsa settimana, preoccupata per l’aumento dell’inflazione, ha previsto che molti investitori al dettaglio si sposteranno sulle criptovalute.
Dopotutto, proprio Bitcoin è stato definito una polizza assicurativa da molti. Ad aver esposto la posizione dell’ESMA, pronta a prevenire il prossimo futuro, è stata proprio la presidente Verena Ross che ha dichiarato:
Con l’inflazione in aumento, gli investitori esploreranno investimenti in grado di cercare di compensare l’inflazione e portare maggiori rendimenti, il che potrebbe spingere a una maggiore assunzione di rischi.
Questo è qualcosa che stiamo monitorando molto da vicino.
Perciò, secondo la Ross, si fa sempre più necessario un quadro normativo unificato. Attualmente ciascun Paese membro della UE decide le proprie leggi a tema criptovalute. Tuttavia, ora sembra che per l’ESMA sia arrivato il momento di unire gli intenti:
Al momento non esiste un quadro normativo dell’Unione Europea per questo tipo di entità e quindi attualmente c’è uno squilibrio nel modo in cui le autorità di vigilanza nazionali trattano queste entità e nel modo in cui le giudicano.
Ecco dove un quadro normativo comune aiuterà.
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