Se fino a un paio di anni fa l’ambiente delle criptovalute era al di sopra delle regole fiscali, al giorno d’oggi molto è cambiato.
Le ferree leggi italiane infatti, hanno ben presto assimilato questo nuovo concetto di finanza, ponendo una serie di regole da seguire: in caso contrario, si corrono rischi considerevoli con il fisco.
Nonostante ciò, trovare dei commercialisti in grado di gestire transazioni fintech è molto difficile. La maggior parte di professionisti infatti, non si è ancora aggiornata rispetto questo settore così moderno e innovativo.
Come è possibile mettersi in regola con il fisco e non correre alcun tipo di rischio?
In questo senso, esiste una piattaforma che fornisce gli strumenti adeguati per operare nel settore criptovalute rientrando completamente nelle regoli vigenti in Italia.
Dichiarare le criptovalute è obbligatorio: ecco lo strumento che permette di farlo facilmente
I meccanismi che regolano Bitcoin e simili non sono semplici da padroneggiare. Ancor meno è il lato fiscale, notoriamente poco chiaro nel contesto del nostro paese.
Moneyviz è una piattaforma che offre adeguato supporto, proponendo un software ideato appositamente per fornire modelli precompilati, facili da gestire, che permettono di effettuare la dichiarazione dei redditi in maniera semplice.
Di fatto, questo servizio consente di adempiere a qualunque tipo di necessità per quanto concerne le criptovalute, ma anche altri asset fintech di difficile interpretazione fiscale come trading online, opzioni, criptovalute, ETF e P2P Lending.
Moneyviz lavora in maniera automatica, riuscendo a collegarsi e “dialogare” con circa 60.000 wallet e broker finanziari. Basta collegare questo strumento con la piattaforma utilizzata per gli investimenti per ottenere il calcolo automatico delle tasse dovute. Il tutto con la massima sicurezza e riservatezza.
Sfruttando Moneyviz è possibile avere un’analisi del tempo reale di entrate e relativa tassazione, rendendosi dunque utile anche per valutare il proprio andamento finanziario durante l’ultimo anno.
A rendere la piattaoforma interessante, oltre ai 14 giorni di prova, sono anche i prezzi. Si parla di 39 euro annui per chi effettua meno di 100 transazioni in 12 mesi e di 59 euro per chi va da 101 a 10.000.