È ufficiale, in Italia dal 14 dicembre 2021 entrerà in vigore il nuovo aggiornamento del Decreto Legislativo 8.11.2021 n. 184. Questo attua la direttiva UE 2019 /713 relativa alle frodi e falsificazioni di mezzi di pagamento diversi da quelli in contanti. La cosa interessante è che in queste nuove disposizioni rientrano anche le criptovalute, ormai centro focale e preoccupazione estesa di Governi e Banche Centrali. Nondimeno si tratta di definizioni dettate ai soli fini penali.
Le criptovalute entrano a pieno diritto nel decreto frodi e falsificazioni
Nonostante ci sia sempre una certa diffidenza nei confronti delle valute digitali, il fatto che le criptovalute siano entrate a pieno diritto nel decreto frodi e falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti è molto positivo. Si tratta sicuramente di una protezione in più per chi le utilizza nella vita quotidiana. Inoltre il fatto che l’uso fraudolento implichi sanzioni penali sarà un ottimo deterrente.
Diciamo che, alla luce di quanto esposto all’interno di questo decreto, si intravede un mesto avvicinamento verso le monete digitali e le criptovalute. Si evince la volontà non solo di punire, ma anche di proteggere per regolamentare un settore ancora abbandonato. Chiaro è che sembra essere prematura una comprensione piena degli obiettivi di tale decreto. Ci vorrà ancora del tempo prima di capire se la direzione è quella di controllare e placare il fenomeno oppure incentivarlo con un piano di sicurezza.
Ad ogni modo, questo aggiornamento del decreto definisce nuovamente il concetto di pagamento diverso da contanti che viene così inteso: “un dispositivo, oggetto o record protetto immateriale o materiale, o una loro combinazione, diverso dalla moneta a corso legale, che, da solo o unitamente a una procedura o a una serie di procedure, permette al titolare o all’utente di trasferire denaro o valore monetario, anche attraverso mezzi di scambio digitali“.
Un obiettivo positivo
È chiara quindi l’idea di stare al passo con le nuove esigenze che la tecnologia sta introducendo nella vita di tutti, molto rapidamente. La digitalizzazione dei pagamenti, così come le criptovalute sono in forte evoluzione. La loro spinta è tale da renderle sempre un passo avanti rispetto alle normative. Ecco perché proteggere legalmente e penalmente il consumatore da possibili frodi e falsificazioni può essere davvero un ottimo obiettivo.
Recentemente proprio Visa ha inaugurato un servizio di consulenza per clienti e partner sulle criptovalute. Ciò per venire incontro alla crescente richiesta non solo di digitalizzazione, ma anche di pacchetti che puntino al mondo delle crypto e delle valute digitali. Una conferma che il sentiment nei loro confronti è non solo sempre maggiore, ma anche comune.