Criptovalute: Pechino monitora l'impatto del mining - Punto-Informatico.it

Mining: Pechino monitora l'impatto ambientale

Pechino monitorerà l'impatto del mining sul consumo di energia, i data center cinesi hanno ricevuto un avviso dalle Autorità locali.
Mining: Pechino monitora l'impatto ambientale
Pechino monitorerà l'impatto del mining sul consumo di energia, i data center cinesi hanno ricevuto un avviso dalle Autorità locali.

L’attività di mining delle criptovalute, come Bitcoin, come noto, richiede grandi quantità di potenza di calcolo da parte dei server e delle macchine coinvolte, comportando consumi ingenti di elettricità e per questo viene spesso criticata per l’impatto negativo che avrebbe sull’ambientale. A chiarire quale sia effettivamente l’impatto delle operazioni di estrazione delle monete digitali potrebbe essere una volta per tutte Pechino, che sembra stia conducendo un’attività di verifica sui data center coinvolti nel mining di criptovalute per comprendere meglio il loro impatto sul consumo energetico.

L’indagine di Pechino sulle mining farm

Vista la potenza di calcolo e l’energia richieste dalle operazioni di mining di Bitcoin e delle altre criptovalute, le regioni cinesi, come la Mongolia Interna, il Sichuan, lo Yunnan e lo Xinjiang, risultano essere luoghi piuttosto attraenti per i minatori, per via dei prezzi dell’elettricità più bassi rispetto ad altri Paesi.

Nonostante Pechino non sia uno dei luoghi più in voga per l’estrazione di criptovalute, i data center locali sembra abbiano ricevuto in questi giorni un avviso urgente dal Municipal Bureau of Economy and Information Technology che chiedeva di segnalare qualsiasi coinvolgimento in operazioni di questo genere e di fornire informazioni sulle operazioni di crypto mining, soprattutto per quanto riguarda la quantità di energia consumata per le attività di estrazione di Bitcoin (BTC) e altre criptovalute.

Secondo quanto riportato da Reuters, l’indagine vede coinvolti tre dei maggiori operatori di telecomunicazioni del Paese. Per ora non si sa molto altro. Probabilmente l’intento è di capire quanto effettivamente le mining farm incidano dal punto di vista di gestione dell’energia del Paese ed eventualmente intraprendere azioni come quella annunciata il mese scorso dalla regione cinese della Mongolia Interna, la quale ha dichiarato che avrebbe chiuso tutti i progetti di mining di criptovaluta entro la fine di aprile con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica locale.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
30 apr 2021
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