Favorire l’adozione delle criptovalute eliminando tasse e imposte sulle transazioni con valore o guadagno generato inferiore alla soglia dei 50 dollari. È questa la volontà manifestata oltreoceano da un gruppo bipartisan di senatori, attraverso la proposta battezzata Virtual Currency Tax Fairness Act. L’iter prevede che sia ora sottoposta a discussione.
Tasse e criptovalute: la proposta che arriva dagli USA
La volontà dichiarata è la medesima perseguita, tra gli altri, da CZ di Binance. Il numero uno dell’exchange spinge da sempre su questo fronte, per contribuire a rendere Bitcoin e le altre crypto qualcosa di non più relegato solamente all’ambito del trading o accessibile dagli addetti ai lavori, ma uno strumento utile per effettuare gli acquisti e le spese di tutti i giorni. Riportiamo di seguito in forma tradotta le parole del senatore repubblicano Patrick Toomey.
Nonostante le valute digitali abbiano il potenziale di diventare di uso ordinario nella vita quotidiana degli americani, la nostra attuale normativa fiscale lo impedisce.
Non sarà ad ogni modo semplice ammorbidire la posizione dell’Internal Revenue Service. Ad ogni occasione utile, l’agenzia statunitense deputata alla riscossione dei tributi ribadisce quanto segue.
Quando si vende una moneta virtuale, bisogna riconoscere ogni capitale guadagnato o perso dall’operazione.
Le prese di posizione sul tema degli esponenti politici d’oltreoceano e il conseguente dibattito pubblico potrebbero risultare determinanti anche per le elezioni di metà mandato che andranno in scena il prossimo autunno.
Come già detto, tra coloro che stanno facendo di tutto per favorire l’adozione su larga scala delle criptovalute c’è CZ, come testimonia l’introduzione del trading di Bitcoin senza commissioni su Binance annunciato di recente. Una mossa in linea con la visione a lungo termine del CEO.