Ancora una volta si sente parlare di Rublo Digitale e di criptovalute in Russia. Sulla scia delle sanzioni internazionali comminate a causa della guerra contro l’Ucraina, il Cremlino sta cercando ogni alternativa per facilitare le cooperazioni con altri Paesi e gli accordi internazionali.
In questi giorni sembra essere sempre più vicino l’accordo tra Cuba e Russia, tutte e due bersagliate dalle sanzioni. L’obiettivo di quest’ultima è proteggere gli scambi commerciali e stringere accordi con quei Paesi esclusi da Nazioni Unite, Stati Uniti d’America e Unione Europea.
All’interno di un mercato crypto in forte contrazione, notizie come queste, se pur trovano in disaccordo l’opinione pubblica, riescono a dare ossigeno alle criptovalute. Oggi Bitcoin è in calo solo dello 0,21% con una quotazione pari a 16.759 dollari a moneta. Al momento della scrittura la capitalizzazione di mercato è di 321,88 miliardi di dollari.
Anche se il caso FTX sta preoccupando molto gli investitori istituzionali, allontanandoli da questo settore, c’è ancora un’ampia adozione. Lo testimonia proprio la Russia che sta continuando a percorre la strada crittografica per alleggerire il peso di un’economia internazionale sempre più piegata dalle sanzioni.
Criptovalute protagoniste di un accordo tra Russia e Cuba
Ai microfoni di Tass, testa giornalistica russa, Boris Titov, Commissario per la Protezione dei Diritti degli Imprenditori sotto il Presidente della Russia, ha annunciato lunedì 14 novembre che Russia e Cuba sono a buon punto nel concedersi opzioni per accordi reciproci in Rubli e Criptovalute. In occasione della 38a mostra e fiera internazionale FIHAV-2022 all’Avana, Titov ha affermato:
Tutti noi, Cuba e Russia, siamo sotto sanzioni. Il turnover in dollari è il principale meccanismo finanziario che esiste nel mondo per accordi reciproci, ma oggi si stanno sviluppando meccanismi a livello di governi di Paesi per cambiare la situazione. Lo so che vengono prese in considerazione diverse opzioni, tra cui i Rubli. Le imprese sono spesso più mobili, quindi possono trovare più facilmente modi conformi alla legge. Si tratta della questione riguardante le criptovalute in accordi reciproci e la possibilità di pagare attraverso schemi di compensazione, schemi privati.
Non è la prima volta che la Russia discute sul tema crittografico per aggirare le sanzioni internazionali. Nello specifico l’Associazione Russof aveva chiesto al Governo Russo di consentire l’utilizzo degli asset digitali per pagare la fornitura di software russo all’estero. Inoltre, secondo il Presidente della Duma di Stato, Anatoly Aksakov, la legge sugli accordi internazionali in criptovalute potrebbe essere adottata già alla fine di quest’anno.
Sono tanti gli investitori crypto che prevedono una risalita dei mercati proprio in vista di un uso futuro più massivo dei token. L’idea ormai comune, visto l’attuale inverno crittografico, è quella di acquistare asset digitali per detenerli long term. Questo è possibile, ad esempio, con Coinbase che offre un ecosistema sicuro e facile da utilizzare. Aprire un conto gratuito è alla portata di tutti.
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