La Duma di Stato della Federazione Russa ha detto no al nuovo disegno di legge sul mining di criptovalute nel Paese. Per l’ennesima volta siamo spettatori inermi di un tira e molla tra crypto sì e crypto no in Russia. Una situazione quasi sfiancante che sta allungando i tempi per un’adozione totale al sistema crittografico.
Tuttavia, più che una contrarietà verso l’estrazione mineraria in sé, i parlamentari accusano una poca chiarezza delle normative esposte. Secondo le commissioni che hanno esaminato il disegno di legge in oggetto ci sarebbero troppi punti insoddisfacenti che non fornirebbero caratteristiche inequivocabili alla normativa.
Perciò altro stop generale anche per questa attività che, in diverse parti del mondo, rappresenta ormai un settore industriale vero e proprio. È chiara quindi l’esigenza normativa legata a questa attività che, tra l’altro, comporta un consumo energetico non indifferente per i Paesi che la ospitano. Per questo il Kazakistan si è trovato in difficoltà energetica a causa del mining di criptovalute.
Nel frattempo il mercato crittografico continua per la sua strada. Le quotazioni attualmente sono ancora vantaggiose all’acquisto. Per questo, secondo diversi analisti, può essere un buon momento per intensificare le proprie posizioni crypto.
Criptovalute e mining: la Duma di Stato Russa ferma il disegno di legge
Non è passato il disegno di legge sul mining di criptovalute in Russia. La Duma di Stato ha preferito fermare il processo di approvazione per invitare a una valutazione più profonda di alcuni aspetti che, a detta dei suoi parlamentari, sono stati trascurati.
Si fa riferimento, in particolare, a una procedura specifica per la tassazione delle società minerarie e i relativi requisiti richiesti a data center e operatori. Inoltre, le commissioni che hanno valutato il disegno di legge fanno sapere che, come riportato da bits.media, “manca di un approccio sistematico e non specifica come verranno registrati i minatori come imprenditori individuali, come verranno registrati i minatori e le loro attrezzature e come verranno identificati gli individui che estraggono criptovalute senza registrarsi come imprenditori individuali“.