Sembra proprio che la Spagna non si stia dimostrando molto accogliente nei confronti delle criptovalute. Infatti, la Banca Centrale Spagnola, qualche giorno fa, in un suo comunicato, ha voluto ricordare alcune regole applicabili dagli istituti di credito del Paese.
La Banca Centrale Spagnola, come monito, ha ricordato che qualsiasi banca istituzionale può bloccare un bonifico se diretto a un exchange crittografico. In altre parole, la Spagna ha voluto ribadire che legalmente il trasferimento di denaro fiat verso piattaforme di scambio in asset digitali può non essere completato.
Un comunicato simile dimostra perciò quanto sia distante la legalizzazione delle criptovalute nel Paese, ma non ne dimostra l’effettiva adozione. Anzi, se un tale comunicato è stato pubblicato in questi giorni, secondo alcuni esperti del settore, è probabile che gli utenti crittografici stiano aumentando.
Ma quando una banca potrebbe bloccare un bonifico indirizzato all’acquisto di criptovalute su un qualsiasi exchange? La Banca Centrale Spagnola lo ha specificato. I particolari sono infatti contenuti tutti all’interno dell’esposto pubblicato il 7 aprile 2022.
Criptovalute: la Spagna conferma il pugno duro
Supposizioni a parte, la Spagna ci ha tenuto a ricordare la propria posizione nei confronti delle criptovalute. Attraverso un recente comunicato, la Banca Centrale di Spagna ha esplorato i vari motivi che potrebbero portare al blocco di un bonifico nel tentativo di acquistare asset digitali su una qualsiasi piattaforma crypto:
Sono frequenti i casi di frode in cui vi è un accesso fraudolento ai conti dei clienti di un’entità dopo aver rubato le loro password al cliente, e che si concludono con un trasferimento per acquisire criptovalute.
Ovviamente, questo della Banca Centrale Spagnola, non è solo di un sentimento protettivo nei confronti dei propri clienti. Anche perché, secondo diversi esperti del settore, è difficile che non sia il titolare del conto corrente a emettere un bonifico per acquistare criptovalute su un qualsiasi exchange. A queste perciò si aggiungono anche altre motivazioni che il Banco de España ha così esposto:
Tra le molte altre normative, gli enti finanziari sono soggetti alla Legge per la prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. Questa norma richiede loro di effettuare determinati controlli con i propri clienti, che a loro volta devono collaborare alla sua osservanza.
La posizione del Banco de España non convince
Nessuno mette in dubbio quanto possa essere pericoloso un utilizzo sconsiderato e criminale delle criptovalute. Nondimeno, sono in molti oggi a non vedere nel blocco di trasferimenti in denaro verso i più famosi exchange crypto una soluzione a terrorismo, riciclaggio di denaro, criminalità ed evasione fiscale.
Le criptovalute sono ormai un sistema economico-finanziario che è entrato nella vita delle persone. Addirittura al Bicoin 2022 si è parlato di BTC come garanzia a mutui e prestiti. Perciò risulta fuori portata una caccia alle streghe, ma sarebbe molto più opportuna una regolamentazione efficace che permetta agli attori di agire in modo corretto da tutte e due le parti.